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Il Benevento non sa più vincere: Secondo pareggio consecutivo per Auteri

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Benevento
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BENEVENTO-PICERNO 0-0

Finisce a reti bianche la seconda del secondo Auteri tra Benevento e Picerno con i giallorossi che non vincono da 78 giorni e i lucani che ottengono il diciassettesimo segno x in classifica.
Un’eternità, per i sanniti, se si considera che si lottava prima per la promozione diretta in B e, da qualche settimana, per un posto alla tavola dei playoff. Tutto nella norma per il Picerno, esperto nel tenere sempre a posto la gara, attenta alle varie situazioni.

Certo è che un paio di occasioni-gol dei giallorossi sono state sprecate in modo clamoroso. Così come il Picerno stava per sfiorare il colpaccio e solo grazie san Nicolò Manfredini s’è evitato un “dramma sportivo” che sarebbe sembrato assolutamente devastante.

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Gara difficile, gara tosta, gara vera, quella tra il Benevento dell’Auteri bis, in cerca della prima vittoria dal suo ritorno in panca, e il Picerno di Tomei, altalenante ma rognoso, complicato, spinoso da disinnescare.

In questi mesi del 2025, il Picerno ha inanellato ben 9 pareggi (sui 16 complessivi) e solo 2 vittorie, anche per qualche giocatore di troppo in infermeria.

Ambirà nella road to playoff ai playoff e nelle dichiarazioni pre-partita riconosceva le capacità tecniche di palleggio e la rapida ripartenza dei giallorossi che avrebbe potuto metterli in difficoltà.

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Che c’è stata, ma non ha inciso.

L’evoluzione della Strega di Auteri II si sta avendo, questo v’ha detto, specie di fronte ad un Picerno gigantesco a centrocampo nella difesa del fortino. A differenza di Tomei che li recuperava tutti, Auteri si vedeva rientrare a piena disposizione Berra, Pinato e Meccariello, ma non Agazzi, non Capellini (squalificato), non Nardi e Ferrara (infortunati) e non Nunziante (ancora impegnato con la Nazionale Under 19).

Un sicuro e convincente 4-2-3-1 era lo schema con il quale si presentava il Picerno, agguerrito nel cercare di strappare almeno un punto al Vigorito.

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PRIMO TEMPO – Picerno, geometra del centrocampo

Auteri che presenta la Strega con un più (nelle intenzioni) arrembante modulo, più diretto nella fase offensiva, con Starita praticamente allineato nella linea avanzata con Manconi e Lanini.
Ma il primo gong lo suonano gli ospiti al 6’ con Maiorino che, ricevendo un passaggio orizzontale da Maselli, tenta di sorprendere Manfredini, ma senza esito. Sospetto fallo di mano in area lucana al 19’. Un rimpallo verso l’area favorisce Starita, che nel provare a crossare lamenta un colpo di mano di Manetta. Per l’arbitro, che sembrava coperto, tutto regolare.
Picerno che nel primo quarto di gara tiene bene il campo nel suo punto di forza migliore al centro del campo. Al 36’ da un corner di Esposito, Pagliai è da solo ma di testa non riesce ad imprimere la precisione giusta.
Benevento che, con il cambio di modulo, si muove molto di più e molto più agilmente sulle fasce, ma non trova fessure per perforare la Leonessa della Lucania, lasciando anche un po’ scoperto il centro del campo, dove a volte sembrano pressare a vuoto.
Ed è da lì che il Picerno, si fa coraggio per speronare e assaltare la nave giallorossa, iniziando da fraseggi veloci e niente male. Da uno di questi, complice un errore di Simonetti, al 38’ scaturisce poi il tiro di Esposito, il primo della partita nello specchio della porta.

Subito, senza respiro, si va dall’altra parte del campo con una ripartenza rapida. Acampora si fa spazio e serve Starita che di prima calcia sicuro. Merelli respinge di piede. Un minuto, è il ’39, e il Benevento ci riprova sempre con una ripartenza di Acampora, che questa volta vede Manconi. Ma la conclusione è centrale e respinta dall’estremo difensore.

Al rimbalzo, con la palla altissima, Starita non riesce a saltare per la “schiacciata” vincente. Fortissima protesta della curva del Benevento per tutta la durata del primo tempo soprattutto alla squadra, con una domanda provocatoria al presidente Vigorito: “Perché non vinciamo più?”.

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SECONDO TEMPO – Al Benevento non bastano le tante occasioni

Picerno che inizia la ripresa in modo nocivo per il Benevento. Al 51’ si fa pericoloso quando Esposito, avanzando palla al piede, calcia un destro a giro che diventa, per poco, un assist precisissimo per l’accorrente Petito.
Meno di un minuto dopo il classe ’91 dei lucani crea ancora grattacapi ai giallorossi dalla stessa posizione: la sua conclusione è sventata da Manfredini. Il Picerno insiste. Al 56’ Maselli lancia Petito che tenta una conclusione al volo, stoppata da Berra. Benevento che si riorganizza e al 61’ ha una doppia chance.

Franco si fa rubare palla da Simonetti, che calcia di prima intenzione: di un niente a lato. Palla nuovamente recuperata dopo il rilancio di Merelli e questa volta si trova sul piede un’occasione Acampora: conclusione sull’esterno della rete.

Il Picerno sembra sentire sulla sua pelle la pressione in questo momento della gara. Al 70’ è ancora la Strega a stare col fiato sul collo ai lucani. Viviani recupera palla e tocca per il neoentrato Lamesta, la cui conclusione, anch’essa centrale, viene ribattuta da Merelli.

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Miracolo all’ ’80. I sanniti devono rivolgersi a san Nicola, nome del portiere Manfredini, all’anagrafe Nicolò. Contropiede dei lucani a passo di danza, tre contro due. Manetta finge di calciare, servendo libero Bernardotto che da distanza ravvicinata si fa ipnotizzare dal gigante originario di Ferrara.

Capovolgimento di fronte e sono i giallorossi ad avere la migliore occasione del match. Match winner mancato, Pinato. Affondo di Oukhadda sulla sinistra che serve Pinato ad un passo da Merelli. Ma il centrocampista la spara altissima. Così come all’ ’88 è Manconi a sparare alle quaglie, servito da Prisco, dopo un’azione simile alla precedente.

Altre conclusioni, ma telefonatissime, dei giallorossi qualche minuto dopo con Pinato prima e Lamesta poi.

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Al Picerno riesce di centrare il diciassettesimo pareggio della stagione, e per di più esterno, confermandosi the king of draws. Nulla da rimproverargli, anche se avessero perso. Palleggiano e fraseggiano bene, uscendo spesso da situazioni difficili palla al piede, in spazi stretti e in aree larghe, in situazioni facili e complesse. Sanno sempre cosa fare, o per lo meno, cosa provare a fare nelle varie situazioni in campo.

Una filosofia, quella di Tomei, evidentemente tatuata sul corpo dei calciatori. I play off sono senza dubbio alla loro portata. L’inciampo, questa volta, potrebbe sembrare meno clamoroso, viste le innumerevoli palle-gol giallorosse.

Ma, intanto, la classifica non si smuove: il Benevento resta al quinto posto, sotto al Crotone, che ha preso un punticino a Catania.

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IL TABELLINO

Benevento (4-3-3)

Manfredini; Oukhadda, Berra, Tosca, Simonetti; Talia, Viviani (77’ Prisco), Acampora (68’ Pinato); Starita (77’ Borello), Manconi, Lanini (57’ Lamesta)

All. Auteri

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AZ Picerno (4-2-3-1)

Merelli; Salvo (76’ Cardoni), Pagliai, Manetta, Guerra; Maselli, Franco; Petito, Grazian (76’ Volpicelli), Esposito (76’ Papini); Maiorino (1’ s.t. Bernardotto)

All. Tomei

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Arbitro: Di Cicco di Lanciano

Espulso: Papini (P)

Ammoniti: Simonetti (B), Maselli (P)

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Recupero: 1’ primo tempo; 4’ secondo tempo

(Foto: Depositphotos)

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