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Roma, Dybala ko: Ranieri studia le alternative

L’infortunio di Paulo Dybala rappresenta un duro colpo per la Roma e per Claudio Ranieri, che ora dovrà ridisegnare l’assetto tattico della squadra per sopperire alla sua assenza.
L’attaccante argentino, costretto a operarsi a causa di una lesione del tendine semitendinoso sinistro, ha già annunciato attraverso i social la sua determinazione a tornare “più forte di prima”, ma la sua stagione si è chiusa in anticipo.
Nel frattempo, il tecnico giallorosso deve trovare la soluzione migliore per mantenere alta la competitività della squadra.
Il ritorno di Pellegrini nel 3-4-2-1
Una delle opzioni che Ranieri sta valutando è il modulo 3-4-2-1, che vedrebbe Lorenzo Pellegrini tornare a occupare il ruolo di trequartista. Il capitano giallorosso agirebbe al fianco di uno tra Soulé e Baldanzi, con l’obiettivo di supportare l’unica punta, che sarà inevitabilmente Dovbyk.
A centrocampo, Paredes potrebbe affiancare Koné, garantendo equilibrio e dinamismo alla mediana, mentre sulle fasce spazio a Saelemaekers e Angelino, chiamati a coprire entrambe le fasi di gioco. Questo schieramento darebbe solidità alla squadra senza rinunciare alla qualità offensiva.
L’opzione 3-5-2 con Shomurodov
L’altra ipotesi al vaglio dell’allenatore giallorosso è un 3-5-2 più coperto a centrocampo ma con maggiore presenza in attacco. In questo caso, Paredes verrebbe arretrato nel ruolo di regista, con Koné spostato come mezzala sinistra.
Accanto a loro potrebbe trovare spazio uno tra Pisilli e Cristante, garantendo un maggiore equilibrio difensivo e supporto alla manovra.
In avanti, invece, la coppia offensiva sarebbe formata da Dovbyk e Shomurodov, dando così più peso e profondità al reparto avanzato. Questa soluzione potrebbe rivelarsi utile per affrontare squadre particolarmente aggressive a centrocampo e per garantire una maggiore varietà offensiva.
Senza Dybala, la Roma dovrà reinventarsi per il finale di stagione. Ranieri ha le alternative giuste a disposizione, ora spetta a lui trovare la soluzione migliore per mantenere alta la competitività della squadra.
(Foto: DepositPhotos)