News
Dai e Vai – La 28ª giornata di Serie A in tre tocchi

Dai e Vai, la 28ª giornata di serie A in tre tocchi
LA PARTITA
Per un Thiago Motta che frena c’è un Vincenzo Italiano che corre. Verona-Bologna regala alla corsa Champions l’ennesima svolta di questa stagione con i felsinei che infilano la terza vittoria consecutiva e sono ad una sola sconfitta nelle ultime 14 partite giocate. Una gara quella di Verona che il Bologna riesce anche a complicare nel finale per non aver blindato prima una vittoria comunque strameritata, ma che poi porta a casa raggiungendo così i 50 punti in classifica. Adesso il quarto posto è a soli due punti. Domenica c’è Bologna-Lazio, sesta contro quinta (a 51 punti), con la Juve quarta (a 52) che va a Firenze.
IL PERSONAGGIO
3 gol in 4 partite con la squadra in piena lotta per lo scudetto. Probabilmente questo è il momento più importate della carriera di Giacomo Raspadori. In una stagione iniziata con i soliti problemi, i soliti equivoci tattici e la maledizione di essere un giocatore buono per tutti i ruoli ma senza una collocazione fissa, l’attaccante azzurro era stato relegato al ruolo di ultimo panchinaro dietro i titolari ma anche dietro Simeone, Neres e Ngonge. Poi la svolta.
L’addio di Kvaratskhelia, gli infortuni ed il cambio modulo che portano l’attaccante azzurro ad avvicinarsi a Lukaku, seconda punta atipica che parte spesso dalla sinistra ma che poi va a cercare il belga. I primi due gol arrivano per la fame di Raspadori che va a capitalizzare gli errori delle difese di Lazio e Como. Poi il gol vittoria con la Fiorentina al termine di un’azione bellissima dove i movimenti di Lukaku e del suo nuovo compagno d’attacco si integrano alla perfezione innescati dalla transizione di Gilmour.
E siamo di nuovo al punto di partenza: è il migliore momento della carriera di Raspadori o c’è il rischio che anche questa fase durerà troppo poco? Come quando Mancini lo aveva scelto come il nuovo 9 della sua nazionale, o come quando aveva incantato in Champions nel Napoli di Spalletti. L’augurio è che Raspadori si sia finalmente ritrovato, che sia lui il primo a credere nelle sue potenzialità e nella sua atipicità perché questo Napoli e la nazionale italiana hanno bisogno di lui.
IL FATTO
“C’è un buco per Alemao, voce di un calcio che non c”è più“. Lo striscione della “Curva A” al “Maradona” è solo uno dei tanti che in tutti gli stadi d’Italia hanno ricordato questo week end Bruno Pizzul, scomparso lo scorso 5 marzo. Non lo ha ricordato invece la Lega Serie A: nessun minuto di silenzio per lo storico telecronista. Peccato.
(Foto: Depositphotos)