ANGOLO SPEZIA – Marzo decisivo

Lo Spezia torna da Bolzano con un punto ma è un sorso d’acqua che non toglie la sete in un mese di febbraio arido di risultati.
Gli aquilotti anche questa volta avrebbero meritato di più, ma come accaduto nelle ultime partite ha fatto fatica segnare al Sud-Tirol.

ANALISI DI UN MOMENTO NO

Nell’analisi si può dire tutto e il contrario di tutto e probabilmente sbaglieremmo in ogni caso ad individuare i motivi di queste ultime prestazioni. Assenze, imprecisione sotto porta, mancanza di una spalla capace di dialogare con Pio, disattenzioni in marcatura difensiva, appannamento di alcuni elementi.

Finanche gettare la croce al povero Chichizola che dovrebbe ripetere in serie i miracoli che a volte sono riusciti a Gori. In realtà niente di tutto questo vale ad assurgere come motivo univoco e insindacabile di questo momento dello Spezia.

E questo al di là di episodi sfortunati, arbitraggi a volte discutibili o paragoni con i recenti episodi arbitrali che sono stati particolarmente “ benevoli” nei confronti del Pisa.
Magari questi episodi possono pure aver influito a livello mentale nella testa dei giocatori, ma non faremmo un favore a noi stessi e con l’onestà intellettuale che ci dovrebbe contraddistinguere se non ammettessimo che lo Spezia avrebbe potuto e dovuto fare di più.

MARZO DECISIVO

Ora la situazione ci vede in un limbo tra la possibilità di restare in scia ai toscani e quella di consolidare il terzo posto in funzione dei play off.

Chiaramente, la prima ipotesi passa inequivocabilmente da una vittoria contro il Pisa nella prossima partita casalinga.

Di sicuro in entrambi i casi, sia per la promozione diretta che in un’eventuale ma improbabile non disputa dei play off, tutto passa anche per i risultati che faranno le altre.
Le partite sono ancora tante e tutte le squadre sono coinvolte nella rincorsa dei loro obbiettivi, ma entriamo in una fase dove occorre schiacciare sull’acceleratore.
I campionati si decidono a marzo, si sente spesso dire. Mai come questa volta, sarà così vero.

(Foto: Depositphotos)