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LE PAGELLE DELLA STREGA – Juve Next 2 – 0 Benevento

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Benevento
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Altra sconfitta per il Benevento, crisi continua e involuzione sul piano fisico.

A Biella vince la Juventus Next Gen e i giallorossi sprofondano. Al Benevento il cambio in panchina non basta e il debutto giallorosso di Michele Pazienza rasenta l’incubo.

Infatti ai tre cambi “obbligati” causa infortunio di Oukhadda, Capellini e Ferrara, il tecnico di San Severo dovrà rinunciare nel prossimo impegno contro il Messina anche a Berra che rimedia un’espulsione ingenua.

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Insomma, in difesa è piena emergenza e bisognerà inventarsi qualcosa dato anche l’immobilismo sul mercato da parte della società (Sena e Avolio probabilmente avranno una maglia in caso di non recupero visto anche la lungodegenza di Meccariello) che intanto ha spedito l’intera squadra in ritiro almeno fino alla gara di sabato prossimo contro i peloritani.

Se la difesa balla e continua a prendere goal, non va meglio nella fase nevralgica del campo dove Prisco è la brutta copia del giocatore visto ad inizio stagione, Pinato un’entità onirica e l’attacco praticamente spuntato ed evanescente.

Anche sul piano dell’atteggiamento non va meglio e Pazienza avrà tanto da lavorare. Quello che ne esce fuori oggi però è la consapevolezza di vedere praticamente fallito l’ennesimo piano triennale e l’esperienza “giovani” lasciati orfani di gente che doveva dare loro esperienza e qualità.

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A pagare è stato solo Auteri ma le responsabilità, probabilmente, sono ben più larghe.

Complice anche le sconfitte di Avellino e Monopoli cambia poco in termini di classifica ma il Cerignola può ora prendere il largo in caso di vittoria.

Le pagelle del Benevento

NUNZIANTE: due tiri in porta, due goal. Sul tiro dell’ex di Simone Guerra neppure tenta l’intervento e resta piantato a terra. Non va meglio sulla pennellata di Adzic che lo colpisce sul palo lungo e l’impressione è che parta anche questa volta in ritardo. Prova a riscattarsi nel finale ma con i piedi mette i soliti brividi ai tifosi giallorossi presenti a Biella. Passi indietro evidenti anche in sicurezza. VOTO 4,5.

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OUKHADDA: Lontano parente del terzino con il turbo ammirato nei primi mesi. Corre tanto ma sbaglia a raffica palloni e appoggi, non dando praticamente nulla in fase di costruzione.
Distratto anche in fase di copertura. VOTO: 4,5. (46’ VELTRI: fa un po’ meglio dell’ex Modena. Anche se alle buone cose in fase offensiva compensa con l’incapacità di crossare degnamente verso l’area avversaria. VOTO: 5.).

BERRA: Espulsione pesante per un doppio cartellino giallo che esprime tutto il momento che vivono i giallorossi. Nervoso fin dall’inizio pensa più a beccarsi con Afena-Gyan che alle marcature e si vede. È sempre in ritardo e ha il demerito di lasciare i suoi in dieci. Inaccettabile.
VOTO 3,5.

CAPELLINI: 20’ un paio di contrasti, forse l’unico in palla. Esce per infortunio subito dopo il vantaggio bianconero per i soliti problemi fisici.
VOTO 4,5. (20’ TOSCA: non merita i soldi che prende. Diciamolo chiaramente. Non aiuta Berra a dettare i tempi e dà poca sicurezza ad un reparto arretrato che è da horror. 4,5.)

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FERRARA: Vero oggetto misterioso. L’ex freccia del Taranto sembra essere vittima continua di acciacchi e infortuni. Proprio dalla sua fascia di competenza, lasciata sguarnita, la Juve costruisce il vantaggio. Gioca 15’ ma ingiudicabili.
VOTO 4,5. (20’ VISCARDI: entra a freddo, cerca di fare il suo e di limitare gli inserimenti degli uomini di Brambilla. Fa quel che può. VOTO: 5.)

SIMONETTI: La voglia c’è, la corsa anche. Pazienza lo inserisce nel centrocampo a tre ma nel marasma generale vanifica anche quello finendo in confusione. Sulla coscienza ha la chiusura in ritardo su Guerra e il goal divorato nel finale con il colpo di testa che finisce per esaltare Daffara. VOTO 5.

PRISCO: Un marinaio in mezzo alla tempesta incapace di leggere la bussola e dare la giusta direzione. Sbaglia tutto quello che può e quei tocchi di fino mentre gli avversarsi scavano trincee lo rendono irritante. VOTO: 3,5.

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PINATO: Ha potenzialità enormi ma non le sfrutta. Sembra il classico adolescente rimproverato dai prof. Sbaglia il possibile vantaggio, lentamente esce dal match senza scossoni o contributi utili alla causa. VOTO: 4. (53’ ACAMPORA: forse il migliore dei giallorossi. Predica nel deserto del “Pozzo-La Marmora”, prova a dare la scossa ma nessuno lo segue. Sua probabilmente l’occasione più ghiotta della Stega fermata da un gran volo di Daffara. Uomo solo. VOTO: 6-.).

LAMESTA: Irritante e includente. Non gioca mai per la squadra e quando si intestardisce diventa anche includente. Vive una crisi senza precedenti e non ne azzecca una. Evanescente e senza idee sia nell’uno contro uno che nell’ultimo passaggio. VOTO: 3.

PERLINGIERI: Involuzione nelle prestazioni anche per il baby prodigio. Come un attore alle prime armi sembra aver perso la verve dopo il successo. È vero, viene arretrato cercando di fare da collante ma in realtà ha poche chance. Non riesce a fare il compito a lui affidato ed è impreciso sotto porta. Pochi anche i palloni protetti.
Rimandato. VOTO 4. (70’ MANCONI: come Houdinì entra con voglia e tenta di sparigliare le carte. Non ci riesce e scompare. Forse nel 4-3-3 troppo fuori dal gioco. VOTO: 4,5.)

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LANINI: I tifosi lo hanno voluto in campo non solo quando entrava e risolveva le partite ma anche perché il reparto soffriva di amnesia. Parte bene, corre tanto, suoi i soli squilli della partita ma non trova goal e spesso rifornimenti e palle giocabili. Chiedere di più anche a lui sembra davvero troppo. Finisce in debito di ossigeno. VOTO 5.

MISTER PAZIENZA: Non cerca alibi e noi di certo non vogliamo darglieli. C’è però che ha avuto poco meno di qualche giorno per dare la scossa e la sua idea di gioco per lo più con una squadra in crisi di identità, una piazza delusa e una panchina che continua a scottare. Consola il fatto che dalle prime dichiarazioni sembra capire dove intervenire e a livello mentale c’è bisogno di un reset totale. Bravo a non svilire la squadra a livello tattico (anche se le posizioni di Pinato e Perlingieri lasciano dubbi) e un po’ di sfortuna sugli infortuni non lo hanno aiutato. D’altronde le fragilità di questa squadra non le scopriamo di certo oggi ma l’atteggiamento dei suoi è quello che preoccupa di più. Avrà tanto da lavorare. VOTO 5 (di incoraggiamento).

(Foto: Depositphotos)

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