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Il Napoli cade al Maradona contro una Fiorentina brillante

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Rudi Garcia Napoli
Tempo di lettura: 5 minuti

È ancora una volta Vincenzo Italiano a fermare il Napoli.

La sua Fiorentina gioca una partita brillante al Maradona e porta a casa i tre punti confermando il quarto posto in classifica. Il Napoli di Garcia è ancora fuori dal minimo sindacale della zona Champions e, nel momento in cui sembrava ritrovato, si perde di nuovo. Stasera è stato dominato dal gioco della Fiorentina per quasi tutta la partita. La sosta per gli impegni delle nazionali acuisce l’atmosfera pesante alle falde del Vesuvio. È ancora presto ma otto giornate non sono proprio pochissime per indirizzare già la stagione. Garcia dice di avere spalle forti ma, adesso, devono essere anche molto larghe.

Sono passati cinque mesi e un giorno dall’ultimo Napoli – Fiorentina, quella che fu la prima partita da Campione D’Italia da parte del Napoli.

In una calda sera di ottobre, in cui l’autunno ha preso le sembianze della primavera, tornano a sfidarsi le due compagini. La partita conclude il primo tour de force stagionale e si presenta, come sempre, di particolare interesse. Il Napoli punta a confermare la striscia positiva e i progressi fatti vedere in campo nelle ultime settimane. La Fiorentina, a pari punti con gli azzurri, vuole dimostrare di meritare le zone alte della classifica. Le squadre di mister Vincenzo Italiano hanno sempre creato grandi difficoltà al Napoli, soprattutto a Fuorigrotta. L’allenatore, stimato apertamente da De Laurentiis, ha spento spesso i sogni di gloria degli azzurri. Garcia non vuole interrompere il processo di crescita del suo Napoli e schiera tutti i titolari, confermando la squadra che ha tenuto testa qualche giorno fa al Real Madrid. Per la viola invece, stasera in maglia bianca, la formazione presenta un grande assente: Nico Gonzalez, che parte dalla panchina in favore di Ikonè. Davanti c’è Nzola e non Beltran. Evidentemente la partita di Conference League giocata giovedì sera ha imposto qualche scelta.

Ultima notazione, per l’outfit del Napoli che, come da tradizione, presenta una maglia celebrativa per la festività di Halloween.

Dopo i pipistrelli e le ragnatele quest’anno irrompe la tradizione partenopea. Un motivo composto dai teschi del Cimitero delle Fontanelle, un antico cimitero della città di Napoli, molto identitario. Dopo il Vesuvio, un altro simbolo della città sulla maglia della squadra. A confermare che da queste parti, il calcio, non è solo uno sport: è storia, tradizione, vita quotidiana, famiglia.

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Primo tempo

Il calcio d’inizio è del Napoli che inizia con un possesso palla molto veloce alternato a lanci improvvisi per Osimhen. Anguissa gioca molto largo, riceve palla spesso tra Di Lorenzo e Politano. Dopo cinque minuti subito un’occasione per parte: la Fiorentina sfiora il gol con rovesciata di Martinez Quarta ma è Osimhen che salva sulla linea; per il Napoli Capitan Di Lorenzo scheggia la traversa concludendo un’azione partita con Kvaratskhelia, ispirato sulla sinistra. La partita è vivace e al 7° la Fiorentina va in vantaggio: Martinez Quarta spedisce un tiro sul palo ma sulla ribattuta arriva Brekalo che da sinistra batte Meret. La Fiorentina pressa alta e quando prende palla ha un possesso perfetto che costringe il Napoli a rincorrere. Sulle poche sortite azzurre Duncan e Kayode limitano molto Kvaratskhelia e Osimhen. Lobotka è costretto a venire a prendere palla al limite della propria area. La Fiorentina continua a giocare altissima e al 21° c’è un contropiede del Napoli con gol di Osimhen annullato per fuorigioco dopo un batti e ribatti in area. Le brutte notizie per il Napoli non finiscono. Al 29° si ferma Anguissa per infortunio. Entra al suo posto Raspadori. L’ingresso di Jack è vivace, gira bene palla a centrocampo e al 39° arriva anche al tiro. La Fiorentina continua ad avere il pallino del gioco con Arthur e Bonaventura che riescono sempre a prendere palla tra le linee e a produrre gioco.

A pochi minuti dalla fine del primo tempo, episodio molto dubbio in area per fallo di un difensore viola Su Osimhen.

Si replica pochi minuti dopo, ancora fallo su Osimhen, stavolta da parte di Terracciano, su tentativo di anticipare l’attaccante dopo un retropassaggio di petto di Parisi. Sul dischetto stavolta Osimhen ci va e non sbaglia, scaccia via tutti i fantasmi e, per gli analisti delle esultanze, pare non ci siano dubbi: la gioia dell’attaccante del Napoli è incontenibile. Finisce il primo tempo. Una Fiorentina molto brillante, che sembra non aver risentito delle fatiche di coppa, ha comandato il gioco ma il Napoli è riuscito a pareggiare in una delle poche sortite offensive.

Secondo tempo

La Fiorentina parte di nuovo forte col possesso palla e al 5° colpisce il palo alla destra di Meret. All’8° è Osimhen a mandare di poco al lato con deviazione in angolo. Il Napoli adesso prova a spingere ma la Fiorentina regge bene e ribatte proponendosi pericolosamente. All’11° sostituzione per il Napoli: entra Cajuste per Politano e Raspadori passa a destra. Al 13° occasionissima per Osimhen: rimessa all’indietro della Fiorentina sulla quale si avventa Osimhen che si presenta solo davanti a Terracciano ma si fa ipnotizzare dal portiere viola che para. Intanto Natan prende fiducia e si fa notare per qualche intervento difensivo in scivolata che infiamma il Maradona. Adesso i ritmi sono più lenti. Ci sono capovolgimenti di fronte continui e su uno di questi, la Fiorentina torna in vantaggio con Bonavetura che riceve palla al centro dell’area, dopo un rimpallo, e tutto solo infila alla destra di Meret. Al 27° per la Fiorentina entra Nico Gonzalez per Brekalo.

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Sostituzioni anche per il Napoli con Garcia che ne cambia tre: Lindstrom, Gaetano e Simeone per Osimhen, Zielinski e Lobotka.

La Fiorentina gestisce la partita e corre pochi pericoli Kvara va a destra per cedere la sinistra a Lindstrom e permettergli di rientrare su piede buono. Al 37° tripla sostituzione anche per la Fiorentina Mandragora, Infantino e Ranieri per Arthur, Duncan e Kayode. Il Napoli cerca di portare a casa almeno un pareggio ma non riesce a produrre azioni pericolose e, allo scadere, è la Fiorentina in contropiede a mettere al sicuro il risultato con Nico Gonzalez. Finisce la partita, il Maradona, che ha incitato la squadra per tutto il tempo, alla fine dell’incontro alterna fischi a rassegnazione. Sono lontani i fasti di qualche mese fa, la squadra che aveva incantato il mondo con meccanismi perfetti è ormai un ricordo. Ma è iniziato un nuovo corso e bisogna attendere ed avere fiducia.

Formazioni

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Natan, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Garcia.

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Milenkovic, Quarta, Parisi; Arthur, Duncan; Ikone, Bonaventura, Brekalo; Nzola. All. Italiano.

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ARBITRO: Federico La Penna
Assistenti: Baccini – Tolfo
Quarto Ufficiale: Fourneau
Var: Irrati – Gariglio

RETI: 7° Brekalo (F), 50° Osimhen (N), 63° Bonaventura (F), 93° Nico Gonzalez (F)

AMMONITI: Cajuste (N), Simeone (N), Ranieri (F), Bonaventura (F), Martinez Quarta (F)

(Foto: Depositphotos)

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