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Lutto nel mondo del calcio: È morto Carlo Mazzone

Sembra folle versare lacrime per chi non si conosce. Tutti perdiamo padri, madri, fratelli o peggio addirittura.
Poi però, per chi si affaccia a questo stupido gioco non ci sono vie di mezzo, lo ami o non te ne frega nulla. E ami alcuni suoi protagonisti.
Carlo Mazzone era, citando il suo documentario, come un Padre per i suoi calciatori, ma anche per noi tifosi di pallone. Allenatore dei campetti anche quando era in Serie A, tra i suoi “figli” il gotha del calcio degli ultimi 20 anni.
Impensabile credere che quel signore, già anziano come il suo calcio, che correva come il vento a vomitare la sua dignità di ‘romano’ a tutte le scimmie che lo insultavano, abbia lasciato un segno nell’allenatore più “moderno” di tutti, Pep Guardiola, eppure è proprio così .
Ci sarebbe da scrivere un romanzo su cosa è stato e cosa ha lasciato e non c’è tempo.
Ma forse, la frase che rappresenta chi è stato Carlo Mazzone ce la regala Gigi Di Biagio, nel succitato documentario (che andrebbe fatto vedere nelle scuole calcio per la prima lezione sul non prendersi sul serio).
Mazzone stava andando via dalla sua Roma e per congedarsi da uno dei suoi riferimenti nello spogliatoio gli disse:
“A Giggi, nun avemo vinto un cazzo…ma quanto se semo divertiti”
In fondo, al calcio, che altro chiediamo.
Ciao Carletto, Grazie.
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