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Juventus, Allegri: “Giuntoli? Deciderà la società”

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Allegri Juventus
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Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato nel corso della conferenza stampa odierna in vista della sfida contro l’Atalanta. Di seguito, quanto riportato da TMW:

Che Juve servirà a Bergamo?
“Una Juve cosciente dell’importanza della partita. Ne mancano cinque, fra oggi e domani ci sono scontri diretti e domani sera sapremo di più sulla quota Champions”.

Sui giovani al Mondiale Under 20: è un problema o un privilegio?
“È un privilegio per il club. I problemi son già risolti: Soulé partirà dopo la partita di Cremona perché ha interesse e vuole andare mentre Iling rimarrà qui con noi. Su Miretti al momento non c’è nessuna richiesta”.

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In attacco conferma per Vlahovic e Di Maria?
“Non ho ancora deciso niente, è rientrato Kean dopo un mese di inattività fra squalifica e infortunio, stava molto bene e ora sta riprendendo la condizione. Milik e Vlahovic stanno bene, abbiamo una partita ogni 4 giorni, chi va in campo dall’inizio o chi entra è determinante. Anche se uno gioco mezz’ora può essere determinante”.

Cosa ha visto nella squadra che le dà fiducia verso questo rush finale?
“Sempre avuto fiducia nella squadra. A parte i momenti in cui abbiamo avuto difficoltà, la squadra sta bene e siamo lì in lotta. Bisogna fare un passettino alla volta, pensare a domani e poi vedremo come saremo in classifica. E poi ci tufferemo in Europa League. La Juve non batte l’Atalanta da 6 partite, l’Atalanta viene da 3 vittorie. In casa è una squadra forte, con fisicità e in questo momento è in ascesa perché dopo un periodo di appannamento è tornata a vincere ed è in lotta per entrare nei posti in Champions. Tra oggi e domani, con gli scontri diretti, ne sapremo di più. Soprattutto sui numeri”.

Basterà Giuntoli per tornare al successo?
“Ci sono 30 giorni molto importanti che ci portano fino a fine stagione. Poi dal 5 giugno la società deciderà cosa fare a 360°, ma fino al 5 giugno è inutile stare a parlare di quello che può arrivare e di quello che non può arrivare fra giocatori e direttori sportivi. La scelta del direttore sportivo non è mia ma della società, se la farà e con chi la farà. Quando avranno scelto me lo comunicheranno”.

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Cos’ha avuto in più il Napoli?
“Quando una squadra vince vuol dire che ha dimostrato di essere più forte. Poi tutte le stagioni non sono uguali, ci sono stagioni in cui capitano delle situazioni che ti vanno contro e situazioni che ti vanno tutte a favore. Però il Napoli ha strameritato questo scudetto nei numeri e in tutto quello che ha fatto. Però tutte le stagioni sono diverse e l’anno prossimo sarà sicuramente un’altra stagione. Per tutto quello che hanno fatto bisogna far loro i complimenti”.

Pogba può giocare sempre solo uno spezzone?
“Ha fatto buoni 20 minuti finali l’altro giorno, normale che come tecnica e fisicità è un giocatore diverso dagli altri. Purtroppo però per lui questa stagione è stata maledetta, dalla non operazione all’operazione dopo, a tutte le situazioni di mezzi infortuni che ha avuto siamo arrivati a questo punto e devo cercare di sfruttarlo nel miglior modo possibile perché dia una mano alla squadra. In questo momento che uno giochi 15 o 60 minuti non conta niente, ora l’obiettivo è entrare nelle prime quattro e arrivare in finale di Europa League. Chiusa questa stagione l’anno prossimo sarà totalmente un’altra. Ora dobbiamo stare concentrati su quello che dobbiamo fare, in questo momento gli obiettivi personali non contano niente. I ragazzi come hanno dimostrato anche domenica devono essere tutti a disposizione, chi ha giocato un minuto e chi novanta. Quando si arriva in fondo e si ottengono i risultati non è che c’è stato uno più bravo dell’altro”.

Cos’ha in più la Juve delle altre nella lotta Champions?
“Non so in cosa sia diversa, so solo che noi stiamo cercando di fare dei punti che ci servono per arrivare tra le prime quattro. Ci sono degli scontri diretti che sicuramente condizionano i numeri finali per andare in Champions. Già da oggi si può capire se la quota Champions è 72 o 73, momentaneamente a 73 è matematica. A 72 secondo me ci sono ottime possibilità, però dipende dai risultati di oggi. Da lì non si scappa, non vi sto a dire i numeri se no vi annoio”.

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La festa del Napoli di questi giorni ha punto la squadra nell’orgoglio?
“La squadra è sempre punta nell’orgoglio, quando sei alla Juventus, che storicamente lotta per tutte le competizioni, è normale che ora è il terzo anno in cui non riusciamo a essere competitivi per il campionato… L’anno prossimo la Juventus deve tornare a essere competitiva e cercare di vincere il campionato. Normale che quando vedi vincere gli altri ti viene ancora più voglia, però fa parte del gioco e bisogna fare i complimenti per quello che hanno fatto. Noi dobbiamo pensare a quello che dobbiamo fare e vuol dire cercare di giocare la Champions l’anno prossimo”.

(Foto: Depositphotos)

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