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ANGOLO SALERNITANA – È meloDia

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Il tempio delle vergini è avvolto d’incenso. Il ruscello mormora tra i meli. Il bosco respira nell’eterna primavera.

Talia fa festa, Tersicore danza, Calliope è suadente: Salernitana-Fiorentina va di scena sul Parnaso, al cospetto delle Muse.
Le quali hanno scelto il prediletto e lo baciano: ventuno ragazzi giocano bene a calcio, poi ce n’è uno. Sul prato verde vibra: la sfera lo incontra e produce musica.

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La prestazione di Boulaye Dia è accompagnata dalla lira di Orfeo: ci prende per mano, ci accompagna per sentieri sconosciuti. Cotanta grandezza non l’avevamo mai vista.

Una dimostrazione di classe, eleganza, ferocia che conducono gli occhi di chi scrive ad una dolce giovinezza: pare George Weah, ma gioca con la maglia nostra. La più bella che ci sia.

Il risultato finale, spettacoloso quanto roboante, cede il passo alla melodia che ha avvolto l’Arechi per le corde del 29 eppure pesa. E ci fa più vicini alla fonte della spensieratezza.

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Il Cammino continua ma concedetevi una sosta, prima di scendere dal Sacro Monte. Salutate Afrodite, che stasera versa per noi dolcissima ambrosia.

 

 

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