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Qatar: un progetto lungo dietro la Nazionale

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Qatar 2022 Mondiale
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Il Campionato Mondiale in Qatar procede spedito, la prima sorpresa nei risultati in campo è arrivata quest’oggi con l’Arabia Saudita che ha superato l’Argentina in rimonta. A tenere banco nel Mondiale in Qatar ci sono anche diverse questioni extra calcistiche. Due casi sono i più recenti, ovvero, la FIFA che “minaccia” di punire i capitani delle Nazionali che avevano aderito di indossare la fascia arcobaleno One Love e i calciatori dell’Iran che si rifiutano di cantare l’inno nazionale per via degli avvenimenti in patria. Un gesto forte e di protesta quello compiuto dai giocatori iraniani.

A dare il via a Qatar 2022 è stato proprio il paese ospitante, che ha dovuto cedere all’Ecuador di Enner Valencia (autore di una doppietta). Il Qatar ha scritto un record negativo per quanto riguarda la storia del Campionato Mondiale: prima squadra ospitante a esser stata sconfitta nella partita inaugurale della kermesse.

La squadra di Félix Sánchez non ha retto all’esame Ecuador, mai in partita la squadra di casa che ha dovuto cedere allo 0-2 finale in favore dei sudamericani.

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UN PERCORSO IN SALITA

Il Mondiale del Qatar parte in salita, la sconfitta complica i piani qualificazione in quanto il Gruppo A vede al comando Olanda ed Ecuador con tre punti. Il prossimo impegno dei patroni di casa sarà contro gli africani del Senagal, formazione ampiamente superiore al Qatar per qualità tecniche e di gioco.

Sarà difficile per i marroni invertire il trend e raggiungere un sorprendente passaggio del turno. Ricordando che la formazione del Paese mediorientale non spicca per qualità tecniche, tant’è che i vari calciatori della nazionale del Qatar militano nel maggior campionato dell’emirato: la Qatar Stars League.

QATAR: STORIA RECENTE E OSSESSIONE MONDIALE

La Nazionale di calcio del Qatar è attiva ufficialmente dal 1970, l’esordio internazionale è avvenuto nello stesso anno con la sconfitta per 2-1 subita dal Bahrein.

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I risultati più importanti del Qatar e i maggiori progressi sono, però, storia recente. Il maggiore successo qatariota è avvenuto nel 2019 con la vittoria della Coppa d’Asia in finale contro il Giappone. Mattatore della competizione l’attaccante Almoez Ali, nato in Sudan ed ennesimo caso di naturalizzazione qatariota.

La squadra del Qatar, infatti, è formata da molteplici calciatori naturalizzati. Rappresentano circa il 50% della squadra attualmente impegnata al Campionato Mondiale, con la maggioranza dei calciatori naturalizzati nativi in Sudan.

Naturalizzazione possibile a patto che il calciatore abbia giocato per cinque anni di fila nel Paese e che soprattutto non abbia mai vestito le maglie di un’altra nazionale in gare ufficiale.

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Le ambizioni mondiali del paese asiatico erano ormai note da diverso tempo, aumentate dopo il 2010 con l’ennesimo tentativo di qualificazione alla kermesse fallito e con il conseguente insediamento qatariota nel PSG. Il Qatar si è fatto largo nel mondo del calcio, con l’obiettivo di disputare la massima competizione per nazionali di calcio. Prima del 2022 il Qatar non aveva mai partecipato a un Campionato Mondiale e ha provato ad arrivare pronto lavorando con largo anticipo e creando l’Aspire Academy.

L’ASPIRE ACADEMY: ECCO COME È NATA LA SQUADRA

Le ambizioni dell’emiro del Qatar hanno portato alla costruzione di un accademia, l’Aspire Academy è nata nel 2004 nel distretto Al Waab di Doha. L’obiettivo è quello di reclutare talenti e contribuire allo sviluppo dello sport nel Paese.

La Nazionale nasce da qui, con l’attuale CT Félix Sánchez che dal 2006 al 2013 si è occupato proprio delle formazioni giovanili dell’Aspire Academy. Il tecnico spagnolo, che ha guidato l’Under-19 del Barcellona dal 1996 al 2006, ha formato i giovani calciatori qatarioti ispirandosi all’ideologia catalana della Masia. L’allenatore non ha mai più lasciato il paese asiatico, sposando il progetto del Qatar. In seguito agli anni passati all’Aspire Academy, Félix Sánchez ha guidato le selezioni giovanili della nazionale. Guidò la formazione Under-19 qatariota alla vittoria del campionato asiatico di categoria, successivamente ha guidato l’Under-20 e l’Under-23 per poi passare alla prima squadra.

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Lo stesso Sánchez era alla guida dei marroni quando è stata ottenuta la già citata vittoria della Coppa d’Asia 2019 contro il Giappone.

All’Aspire Academy sono attribuiti grandi meriti per quanto riguarda la crescita dell’intero movimento calcistico qatariota.

(Foto: Depositphotos)

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