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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Milan, buona la prima

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La folla strepita, la signora al botteghino conta i baiocchi dell’incasso, i due giganti all’entrata, tiratissimi in livrea, tradiscono l’agitazione con il sudore su le mani, indossando impeccabili guanti bianchi, se l’adrenalina fosse un gas, basterebbe una sola scintilla per illuminare, adesso ogni cosa. L’orchestra si muta al battere della bacchetta, sul leggio in avorio. Si alza il sipario, si spengono le luci. Ha inizio la Champions League 2022-2023.

Il Milan gioca la prima partita fuori casa contro il Salisburgo, squadra giovane ma con un livello tecnico altissimo e soprttutto con nessuna intenzione di fare brutta figura davanti ai propri tifosi e la notizia della sconfitta del Chelsea, in casa della Dinamo Zagabria, aggiunge pepe ad una partita già carica di significato. Pioli nelle dichiarazioni dopo il derby, aveva già preannunciato che sarebbe stata dura. E così è stato.

Calcio d’inizio

Il Salisburgo del primo tempo riesce a imbrigliare il Milan, contenere bene Leao con raddoppi di marcatura, avere la meglio a centrocampo e bucare i rossoneri su la fascia destra con un Okafor straripante, ennesimo gioiello della premiata forneria austriaca che ogni anno sforna talenti dall’avvenire sicuro. Il Milan arranca, sicuramente per bravura dell’avversario e forse anche appesantito nelle gambe, dopo l’impegno del derby vinto con grande dispendio di energie fisiche e mentali, appena 54 ore fa. La mediana a tre e il trequartista degli austriaci hanno messo in costante difficoltà Bennacer e Tonali che hanno potuto contare su l’aiuto del solo Saelemekers, con un De Ketelaere un po’ spaesato e un Leao apparso un pò scarico. E il gol è maturato su una palla in uscita, rimpallata e gestita troppo lentamente da Bennacer, su cui poi si è fiondato rapace Okafor che prima ubriaca Kalulu posizionato male col corpo, facendolo franare su se stesso e poi insacca il pallone facendolo passare sotto le gambe di Maignan.

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La sveglia

Se qualcuno aveva bisogno di una sveglia, lo svizzero del Salisburgo l’ha suonata bella forte. Il Milan reagisce come oramai d’abitudine, non si scompone, non si perde d’animo e rimettendo la palla a centrocampo, rimette al centro un’idea di calcio da giocare alzando di più il ritmo. Dei passaggi e dei contrasti. Se il Salisburgo vuole bucare a destra, dove Calabria è in oggettiva difficoltà contro Okafor, allora il Milan vuole giocare la sua partita su la sponda sinistra con Theo Hernandez e Tonali che prendono la squadra per mano e aumentando il ritmo, restituiscono idee e convinzione. Trascorrono appena dodici minuti, Bennacer riceve palla da Tonali e si lancia in una grande corsa che taglia in due il campo, passaggio infiltrante perfetto per Leao che mette la palla in mezzo, per un Saelemekers ben posizionato che la insacca. Si acciuffa il pareggio proprio vicini allo scadere del primo tempo e per i padroni di casa, sarà tutto da rifare. Proprio dopo una prima metà gara piena di corsa e pressing, molto dispendiosa.

Secondo tempo

Sono del Salisburgo anche le prime chance della ripresa, entrambe con Fernando: il brasiliano al 53′ manda alto da ottima posizione e al 56′ conclude debolmente dal limite. Austriaci ancora pericolosi al 62′ con il destro dalla distanza di Seiwald, respinto da Maignan e un minuto dopo con la punizione di Ulmer alzata in angolo da Origi. Il Milan cambia marcia con i cambi: al 63′ Pobega incrocia con il sinistro senza trovare lo specchio, mentre al minuto 84 Origi illumina per Brahim, anticipato dall’uscita provvidenziale di Köhn. Il Salisburgo rinuncia alla fase offensiva nell’ultima parte di gara, con i rossoneri in pianta stabile nella metà campo avversaria ma poco lucidi negli ultimi metri. Il finale si infiamma con un’occasione per parte: all’88’ Šeško ci prova dal limite, all’ultimo respiro Leão colpisce il palo con un destro a giro deviato da Bernardo. Il risultato non cambia, finisce 1-1 e guai a parlare di risultato negativo. Mercoledi 14 Settembre si gioca contro la Dinamo Zagabria, prima del girone ma adesso testa alla Sampdoria dell’ex Giampaolo.

(Foto: LBDV)

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