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Juventus, Allegri ribadisce: “Non ci siamo per lo Scudetto”

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Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN dopo la vittoria per 3-2 contro l’Empoli. Di seguito, quanto raccolto da TMW:

“Vlahovic? E’ un giocatore importante, caratteriale oltre che tecnico. E’ un giocatore che non avevamo come caratteristiche in squadra. La squadra però credo che abbia fatto una partita magari non bellissima sul piano tecnico anche se abbiamo fatto delle cose buone. Sapevamo che difficoltà che avremmo avuto contro l’Empoli, è una squadra che non smette mai di giocare infatti il 3-1 non bastava. Abbiamo preso il 3-2 e rischiato di prendere il 3-3 ma la squadra si è sacrificata. Sono contento per Kean che ha fatto un bel gol e per tutti quelli che hanno giocato. E per l’entusiasmo c’è in questo momento. Bisogna migliorare sul palleggio e la gestione della palla ma c’è stato un spirito che mi piace”.

Si aspettava un impatto così di Vlahovic?
“Non è che non me l’aspettavo perché non conoscendo il ragazzo però caratterialmente abbiamo visto che è un ragazzo che ha voglia di vincere, che lotta e vuole imparare molto. Ha ampi margini di miglioramento, oggi si è mosso di più e non è rimasto solo centrale e questo è molto importante”

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Meglio questo 7 o quello di prima?
“Il 7 di prima ha fatto una carriera straordinaria, ha vinto cinque palloni d’oro, quattro Champions. Credo non sia paragonabili. Ha le qualità per fare una grande carriera. Per arrivare a grandi livelli bisogna avere una forza mentale pazzesca perchè non è che in una partita diventi bravo e ti basta. Servono tante presenze nella Juventus, in Champions. E’ un percorso iniziato ora e lo porterà avanti nel migliore dei modi. Abbiamo iniziato a soffrire come squadra per portare a casa il risultato”.

L’arrivo di Vlahovic ha un po’ liberato Kean e Morata?
“Giocano per quello che sanno fare. Kean spalle alla porta fa più fatica, da esterno è bravo ad attaccare l’area. Morata ha dato la palla del 3-1 a Vlahovic meravigliosa perchè ha tecnica e pulizia di gioco. Nel calcio basta mettere i giocatori nel proprio ruolo con le proprie caratteristiche. Noi non lo avevamo e per quattro, cinque mesi ci siamo aggiustati tenendo la squadra a ridosso delle prime quattro”.

La quota scudetto?
“La quota scudetto l’ho detta ieri e sono pienamente convinto. La quota minima rimane a quota 85. L’obiettivo è arrivare fra le prime quattro e per farlo dobbiamo dare continuità. Serve un passetto davanti. Lo scudetto se la giocheranno i primi tre”.

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Arthur e Locatelli?
“Possono essere sostenibile perchè gli altri si mettono a disposizione. Se non lo sono lo devono essere per forza perchè non ne ho altri. Loro sono giocatori di palleggio, Zakaria è un giocatore ha fatto un buon inserimento e ha sfiorato il gol ma ha avuto questo infortunio. Dobbiamo lavorare con quelli che abbiamo senza pensare a quelli che non ci sono. Ora abbiamo una semifinale a Firenze, una gara bella, divertente e da giocare”.

C’è un qualcosa che cambierebbe di oggi?
“Bisogna migliorare la fase di palleggio. Locatelli è un giocatore più di caratteristiche di palleggio. Nel primo tempo c’era molto vento mentre nel secondo tempo ha smesso. Veniamo da tante partite impegnative poi abbiamo avuto un ottavo di Champions e stasera vincere era importante. Ho detto ai ragazzi che stasera era importante vincere”.

La guerra in Ucraina?
“In questo momento ci sono solo poche parole ma solo la tristezza nel vedere queste famiglie e questi bambini che scappano dalle città. La guerra non ci deve essere, sembrano frasi di retorica ma è così. Perché alla fine a pagare sono sempre i più deboli”.

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(foto: sito ufficiale Juventus)

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