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Atalanta: un successo nel segno della ‘continuità sostenibile’

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L’Atalanta è ormai diventata una delle realtà del calcio italiano: da anni ormai nel giro dell’Europa – di cui tre di fila in Champions League – e competitività assicurata nella nostra Serie A. Il tutto condito da una sostenibilità economico-finanziaria che fanno della Dea una società modello per il nostro Paese e non solo.

Non si può che partire da Gian Piero Gasperini: dopo decenni di esperienza a ottimo livello, il tecnico è riuscito a trovare a Bergamo la dimensione giusta per effondere la propria filosofia di calcio. Che sia 3-4-3, 3-4-1-2 o 3-4-2-1 la musica non cambia: l’Atalanta macina gioco, cede i suoi gioielli a prezzi dovuti e si rinforza con nomi sempre più di spessore. Non è un caso infatti che i nerazzurri siano riusciti a spuntarla nella corsa a Teun Koopmeiners, calciatore ambito da diverse società in Italia quest’estate. Ma evidentemente il richiamo del progetto ambizioso in quel di Bergamo ha battuto la concorrenza.

Ruolo da protagonista che i nerazzurri potrebbero recitare anche in vista delle prossime sessioni di mercato. Uno degli obiettivi è Jeremie Boga: l’esterno ivoriano, corteggiato anche dal Napoli, è da tempo nel mirino dell’Atalanta. Sarebbe addirittura pronta a bussare alla porta del Sassuolo già a gennaio, anticipando così ogni potenziale assalto dalla Francia o dai partenopei stessi.

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Senza dimenticare quanto è successo in uscita in questi mesi, che non è proprio un dettaglio in questo caso. L’esempio è più lampante è Cristian Romero, consacratosi agli ordini della Dea come uno dei migliori difensori del campionato italiano e ceduto per una maxi cifra di 55 milioni di euro al Tottenham.

Altro punto di forza non può che essere il vivaio: l’Atalanta è riconosciuta da anni, così come testimoniato dai risultati, come la società più virtuosa nelle gestioni delle giovanili. Basti pensare a Dejan Kulusevski e Diallo Traoré, ceduti rispettivamente alla Juventus e al Manchester United, assicurandosi così un guadagno ben corposo.

Ed è nel segno della ‘continuità sostenibile’ che si ispira il rinnovo contrattuale di Gasperini, che prolunga con l’Atalanta fino al 2024 con opzione per un ulteriore stagione. Manca ancora l’annuncio ufficiale ma l’accordo si è concretizzato, così come annunciato da Luca Percassi nelle ultime ore. Il tecnico di Grugliasco, dal 2016 alla guida della Dea, ha ricevuto ulteriori garanzie anche nel medio-lungo termine e, in un momento storico in cui il calcio ha a che fare con non pochi problemi economici, è roba non da poco. Elementi che saranno utili per costruire un’Atalanta – almeno sulla carta – sempre più forte, senza tuttavia sballare determinati equilibri di bilancio con acquisti e cessioni mirate. Una strategia che premia gli sforzi della dirigenza in attesa dei successi, che mancano all’appello forse in maniera anche ingiustificata. Ma la strada resta quella giusta.

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