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Angolo del tifoso

ANGOLO SALERNITANA – Concepita senza peccato

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Tempo di lettura: 2 minuti

La partita da dentro o fuori comincia proprio fuori: parecchio fuori. Destro si fa male durante il riscaldamento: spazio a Bianchi e Kallon, millenials all’arrembaggio.
Di fronte, Ribéry fa da pendant: le belle cose, a Voi.

All’undicesimo succede qualcosa. Gagliolo indovina la prima chiusura del Campionato e sporca un taccuino che rimane a lungo immacolato: buon segno, comunque.
I minuti trascorrono inebetendoti in un pensiero frastornante: se la Salernitana sta inguaiata, i cinque punti del Genoa sono la Concezione di Maria Vergine. Lo Spirito Santo, sennò non si spiega.

Dalle parti di Sirigu proprio Gagliolo rovescia alla Ribéry e Ribéry stecca alla Gagliolo: quando entra Di Tacchio capisci tutto. È solo strategia per disorientare l’avversario. Al primo tempo, come al solito è zero a zero.

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Si riparte con lo Scarface che alza i decibel dell’Arechi: la sua qualità brancola tuttavia nel Serengeti. A proposito.
Mamma Africa è stata generosa con la Salernitana, però Simy è arrivato figlio e s’è mostrato figliastro. Nel medioevo gli eretici andavano al rogo ma correrò il rischio: in questo sistema solare Đurić farebbe fatica a giocare con continuità in Serie B, sissignore. Ma col ripostiglio delle cianfrusaglie che è la trequarti bassa di Castori non so proprio come questi possa rinunciarvi. Il ragionamento prescinde completamente dal gol che sblocca la gara, complice Maksimović lo scartellato. E che conduce alla prima, disperata vittoria di questo dannato campionato.
Nel quale è vero: la Salernitana balbetta, tuttavia gli Albertazzi in giro sono pochi. Ma pochi proprio.

Se solo decidessero di farla finita con la commedia degli orrori che qualcuno ha definito Trust, cosa diavolo ci costerebbe credere nell’impresa?

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