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ZONA CESARINI – Il dito sul documento

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Derby giallorosso

Era un lontano Novembre del 2005, un autunno benevolo, prodromo di un’estate calcisticamente bollente. L’arancio e il giallo delle foglie erano ancora ben lungi dal lasciare il posto all’azzurro, di cui si colorerà il cielo a Berlino, e al nero pece che si abbatterà sulla Serie A, cambiandola definitivamente…forse.

Con la mia vecchia Yaris, compagna di vari chilometri (Spagna, Francia e Londra tanto per dire) raggiungo la vecchia Vibo Valentia e un caro amico, per seguire il giorno successivo al San Filippo di Messina, il “derby” giallorosso tra i siciliani e la Roma.

Più bella Reggio o Messina?

Reggio, dicono i messinesi, perchè dal lungomare si vede la Sicilia.

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La domenica si raggiunge Reggio di Calabria (Villa San Giovanni per la precisione) per il traghetto. Sono abbastanza preoccupato perchè abbiamo preso due biglietti per la “Curva Sud” del Messina. Il mio amico mi rassicura, poichè lo zio, nostro cicerone, è persona conosciuta e rispettata nell’ambiente stadio. Bene.

Attraccati in Trinacria, veniamo accolti dal suddetto zio e dopo i convenevoli di rito, in viaggio direzione stadio, gli accenno sorridente le mie perplessità: “Tranquillo, sei con me, non ci sono problemi…solo…”

“Solo…?!”

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“Quando entri e gli steward ti chiedono il documento…metti il dito sulla città”….

a posto direi.

La curva è incandescente, come deve essere. Non si smette di cantare un minuto. Sotto in tre a torso nudo a dirigere i cori, stacanovisti, sempre girati verso i tifosi. Il loro compito non è vedere la partita, ma far sì che il motore del Messina non si fermi mai…lo capisco fino a un certo punto, ma a poco a poco cresce un pò di ammirazione.

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La partita è divertente e tutt’altro che scontata, Doni si supererà spesso durante il match sui vari Sculli e D’Agostino (un ex). I cori contro Roma e i romani si sprecano e non riesco a ricordarli tutti, soprattutto dopo il vantaggio di Mexes su calcio d’angolo sotto Curva nord.

Io sono circondato da soggetti che, se ancora si usasse la frenologia come spartiacque tra buoni e cattivi, sarebbero in galera solo per essere usciti di casa, ma devo ricordare che, Io, non devo generalizzare…facile…se non sei in quella bolgia, osservato come “oggetto estraneo”.

E allora giù cori anche io, a squarciagola. Il più bersagliato ovviamente è Totti e, devo fare outing, ho dovuto gridare cose irripetibili alla Sig.ra Blasi…Francè, chiedo venia, ma tu capisci…me guardavano…

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Al minuto 82 un miracolo. Come se ci si attendesse qualcosa i suonatori di tamburo e i capi coro si fermano e si girano sulla ripartenza capitolina. La palla arriva a Totti ai 30 metri, è lì, perpendicolare al mio campo visivo, con davanti un difensore.

Il video non rende l’idea del tiro. Ma di fronte a me, confermato dai miei compagni di avventura, ho visto il pallone cambiare direzione due volte, in un millesimo di secondo, aggirare il difensore e insaccarsi alle spalle di Storari.

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Coloro che un minuto prima insultavano il Capitano come Craxi all’Hotel Raphael, erano in piedi ad applaudire, compresi i calvi tamburellanti, scambiandosi a destra e sinistra la tipica espressione da “Mizzica” o più romanamente “Me Cojoni”.

Un minuto neanche e le orecchie di Francesco ricominciano a fischiare e l’onorabilità di Ilary verbalmente compromessa.

Inutile dire che è stata una delle più belle esperienze di calcio dal vivo che ho provato. Viva il tifo e i tifosi, viva il calcio…gridava Messina

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Post fazione

Tornando al traghetto si accende la radio per i commenti, capitiamo su radio locale che riesce a cogliere l’intervista post partita di Storari. Non conoscendolo all’epoca non sapevo fosse romano e romanista (e quanto ci farà penare in futuro questo ottimo portiere).

Mi sarà sempre simpatico da quelle parole, strillate nella più assoluta scioltezza e spontaneità che, alla domanda sul bel gol di Totti, più o meno recitavano così:

“E vabbè, bellissimo gò, d’accordo. Ma tte ce lo sai chi è, nu lo devi fa tirà! Quello pija er pallone? Je devi da na zaccagnata…sinnò te purga!!”

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Anche se si parla di Totti…come dargli torto.

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