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ZONA CESARINI – Ha fatto anche cose buone (Roma Spezia Amarcord)

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CONNESSIONI

Mi corre obbligo proseguire la cronistoria Roma-Spezia, poiché curiosa è la coincidenza temporale che ha portato le due compagini ad affrontarsi nelle due competizioni a pochi giorni di distanza a gennaio. Nel febbraio del 1928 una figura importantissima accomunerà le due società.

Italo Celestino Foschi, abruzzese di nascita, è stato un uomo politico e sportivo (lotta greco-romana, scherma e soprattutto calcio) approdato al fascismo dopo la prima guerra mondiale.

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MA MI FASCI IL PIACERE

Scelto da Farinacci nel 23 come federale dell’Urbe, punto di riferimento del duce per l’organizzazione di azioni squadriste nella capitale, a Roma si dedicò alla riorganizzazione e allo sviluppo delle attività sportive, principalmente calcio, contribuendo alla Carta di Viareggio nel ’26.

Il documento riorganizzò le regole del campionato, unificando le due leghe Nord e Sud in un’unica divisione, introducendo il professionismo, il mercato e il blocco degli stranieri (e la nascita degli “oriundi” con tutta l’ipocrisia che la cosa si porta dietro).

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FONDATORE SERIALE

Dopo aver fondato nel ’23 la Sambenedettese (in seguito alla fusione di  Fortitudo, Serenissima, Forza e Coraggio) e nel ’24 l’embrione dell’attuale Giulianova, nel 1927 fonde tre società capitoline, anch’esse dall’impercettibile connotazione politica (Società Fascista Fortitudo Roma, Alba Audace e Roman Football club) diventando il primo Presidente della A.S.Roma (sul cui dibattito se sia nata il 7 giugno, giorno dell’accordo, o 22 luglio, data del primo ordine del giorno, ho già espresso giudizio su quanto me ne freghi).

Questa è storia nota. Meno noto è il fatto che il nostro, nel Febbraio 1928, deve lasciare la presidenza perché nominato membro del direttorio federale – indovinate un pò – a La Spezia.

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La sua ultima partita in carica è iconica: i giallorossi, infatti, battendo l’Inter 3-0 si garantivano la prima partecipazione alla Divisione Nazionale l’anno successivo, dove potranno contare sull’acquisto di Fulvio Bernardini, spogliato a fine partita della maglia nerazzurra dai tifosi bramosi di vederlo subito con la loro.

UNA GARA SPEZIALE

A La Spezia Foschi si prodigò per far costruire un campo e anche per aiutare l’attività della squadra spezzina, che peraltro proprio al termine della stagione conquistò la promozione in Serie B.

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Legato sempre ai colori giallorossi, Foschi organizzò al Picco, già nel giugno del 28, una “Coppa Rosa”, approfittando di un buco nel calendario, tra lo Spezia e i giallorossi. Meno di sei mesi dopo, riporterà i capitolini in Liguria, approfittando dell’incontro a Genova con La Dominante , soprattutto riempiendo lo stadio. Al Picco fece altre due amichevoli di lusso, una col Genoa e una con l’UTE.

La sigla dirà poco ma l’attuale Ujpest, squadra capitolina magiara, era una vera corazzata e il riferimento romantico del tifoso Foschi sta nel fatto che proprio loro, il 16 e il 17 Luglio 1927, tennero a battesimo la neo Roma in una doppia amichevole.

Insomma tra testosteroniche e criptomosessuali denominazioni di squadre, tra discutibili attività politiche, anche i federali fascisti avevano un cuore, pare, soprattutto… Mussolini non so ancora ma Foschi ha fatto davvero anche cose buone, una almeno.

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