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Inter, Conte: “Lukaku ci sarà”

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Antonio Conte, tecnico dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Parma. Ecco le sue dichiarazioni:

Come arriva la squadra al termine di questo tour de force? – “Arriva come tutti coloro hanno giocato così tanto. C’è stanchezza, cercheremo di fare i calcoli giusti e gestire chi è più stanco”.

Com’è l’umore dopo Madrid? – “Quello che deve essere”.

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Lukaku ci sarà? – “Molto probabilmente verrà convocato. Si è allenato con noi”.

Cosa deve fare l’Inter per ripetere la gara giocata a Bergamo lo scorso anno? – “L’anno scorso abbiamo fatto bene vincendo 2-0 al termine del campionato, ma non è semplice affrontare l’Atalanta. Gasperini è un grandissimo allenatore che sta portando costanza, efficienza in fase offensiva. Dovremo fare una grande gara per uscire indenni”.

C’è preoccupazione sul distacco dal vertice della classifica? – “Lei è cattivo. Preoccupato di cosa? Noi dobbiamo fare il nostro percorso, se vinciamo meriteremo di stare lassù, al contrario saremo più in basso”.

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Forse non avete raccolto quanto meritato sul campo: preferirebbe vincere giocando male, o fare bene e magari non portare a casa la vittoria? – “Di solito giocando bene si ottengono i risultati”.

E’ mancato comunque sempre poco per riuscire a fare risultato… – “Manca quel poco che permette alla squadra di vincere questo tipo di partite. Quel poco è determinante e ancora non ci siamo”.

Atalanta-Inter e Torino-Crotone in zona rossa: siete preoccupati del momento che stiamo vivendo? – “Inutile dire che tutto questo non influisca sul percorso di ognuno. A differenza del passato, oggi siamo molto più colpiti, calciatori, famiglie, mogli, bambini. Fai allenamento senza diversi giocatori, ma dobbiamo affrontare la situazione. Spesso qualcuno se ne dimentica, c’è anche l’aspetto umano e non solo quello professionale. Non è semplice”.

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Dal punto di vista di un allenatore, come cambia la gestione dei 90′ sapendo che si può modificare l’assetto molto più del passato? – “Ci sono momenti in cui cambi di più e altri meno. Anche Zidane ha cambiato poco. In sette partite siamo partiti con sette giocatori positivi e altri due infortunati. Perciò devi per forza preparare un piano B, le cinque sostituzione possono cambiare le cose in corse. Se la strategia può essere attuata e ci sono i giocatori disponibili allora bene. Altrimenti diventa molto difficile”.

A proposito di Sensi, ci sono delle tempistiche certe sul suo rientro? – “Bisogna parlare coi medici, per il resto è da un po’ che stiamo cercando di fare qualcosa per dargli continuità, ma purtroppo non ci sono i risultati. Il giocatore è quasi sempre indisponibile”.

(Foto: sito ufficiale Inter)

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