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Caro Cholo, il tuo calcio meritava una punizione

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Quarti di Champions League, Final Eight di Lisbona. Lipsia contro Atletico Madrid, il trentatreenne Julián Nagelsmann sfida l’esperto Diego Simeone. Il primo gioca senza la sua stella – Timo Werner – già venduta al Chelsea di Lampard, il secondo è chiamato alla conferma dopo aver eliminato i campioni in carica del Liverpool.

IDEE a confronto

Più degli uomini in campo, più delle casacche, si affrontano due tattiche diametralmente opposte.

NAGELSMANN – Propensione al gioco palla a terra, costruzione bassa, esterni alti in fase di possesso, qualità, corsa e parole d’ordine: giocare a calcio. Poche palle buttate, ricerca della superiorità numerica sugli esterni con le mezzali a costante supporto del ‘terzino’ che si alza. Estremizzazione sporadica del concetto di duttilità tattica.

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SIMEONE – Il più italiano dei 4 4 2. Basterebbe questo per descrivere appieno l’essenza di quello che in molti definiscono ‘Cholismo’. Se Gipo Viani avesse avuto la possibilità di ammirarlo, avrebbe chiesto senza dubbio il Copyright. Compattezza, quantità, aggressività, propensione all’immediata verticalizzazione e minima ricerca di costruire dal basso palla a terra.

Merita una punizione

Il Lipsia ha elargito gratuitamente una lezione di calcio all’Atletico Madrid. Affrontare un quarto di finale di Champions League con il favore del pronostico, lasciando in panchina due gioielli come Joao Félix e Morata, merita una punizione.

Affrontare una squadra propensa costantemente all’attacco come il Lipsia, spesso scoperta in fase difensiva e disordinata in transizione negativa lasciando due ‘attaccanti pesanti’ come Diego Costa e Llorente in avanti, merita una punizione.

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Cercare la verticalizzazione immediata post recupero palla, lavorando tanto sulla transizione positiva, richiede due attaccanti che sappiano puntare la porta anche a quaranta, cinquanta metri di distanza. Diego Costa e Llorente non sono di certo conosciuti per queste doti. Puntare tutto su di loro merita una punizione.

Avere due uomini di calcio come Joao Félix e Morata che fraseggiano ad occhi chiusi, con una facilità di calcio invidiabile e sfruttarli solo negli ultimi venti minuti, merita una punizione.

Il calcio non perdona perché il fútbol va onorato.

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Caro Cholo, ieri l’hai voluta tu.

Per chi ha visto, non c’è dubbio: il tuo calcio meritava una punizione.

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