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Udinese, Pozzo: “Ripartire il 13 giugno? È un insulto”

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Il presidente dell’Udinese, Giampaolo Pozzo ha espresso il suo pensiero ai microfoni di Radio Rai in merito alla possibile ripresa della Serie A. Di seguito le sue parole riportate da Sportface.it:

“Da noi c’è una grande dose di individualismo, di egoismo, qualcuno vuole fare il furbo, giocando con il pallone: io ne ho le prove. Il primo protocollo, che prevedeva la quarantena ai giocatori per tutta la durata della fase finale del campionato, era impossibile da applicare: per me, e per essere coerenti, c’è bisogno di tutto il mese di giugno per allenarsi bene. A fine giugno, poi, si ricomincia. Bisogna trovare un accordo. Abbiamo perso tre mesi, non per capriccio, si può spostare tutto”.

Il numero uno dei friulani ha poi chiuso così:

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“Sull’ultima rata dei diritti tv da incassare ci si può mettere d’accordo purché si ragioni serenamente, come sta facendo il Governo con il gruppo degli scienziati. Ne stiamo uscendo fuori, ma dobbiamo continuare con la dovuta prudenza, soprattutto nel calcio: abbiamo visto i disastri fatti con le partite di Milano e Valencia”.

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