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UN CALCIO AL SUPERSANTOS – Una scelta d’amore (disperato)

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Pensando al soggetto di cui parleremo, mi viene in mente la canzone della famosissima Nada, Amore disperato, che recita proprio così: “lei ballerà tra le stelle accese e scoprirà, scoprirà l’amore. L’amore disperato”.

L’amore, appunto disperato, è certamente al centro della scelta fatta da un ragazzo, Diego Demme, che decide di abbandonare il suo club (il Lipsia, primo in Bundesliga), di cui era capitano, per approdare nella squadra dei suoi sogni: il Napoli.

Già il nome dovrebbe dire tanto, cari napoletani, no? Diego, come D10S. E allora capirete perché l’intera storia di questo ragazzo tedesco, di chiare origini italiane, si tinge d’azzurro, certo, ma anche di rosso fuoco, rosso passione.

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Una scelta legata indissolubilmente all’amore che questo centrocampista ha sempre provato per la maglia partenopea.

Ma chi è Diego Demme, vi chiederete?

Certo, è il primo acquisto del Napoli in questo mercato che, più che di riparazione, sembra essere quello della speranza, ma soprattutto è un ragazzo tedesco a tutti gli effetti, con padre calabrese, di Scandale (Crotone) e mamma napoletana, entrambi tifosissimi della squadra del capoluogo campano.

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Lapalissiano evidenziare come alla regia di questo acquisto vi sia proprio l’attuale allenatore del Napoli, Rino Gattuso. Addirittura, si pensa che il primo contatto telefonico tra i due sia avvenuto in dialetto calabrese stretto. Si scherza. O forse no.

Andiamo per gradi.

Perché Diego? La mamma di Demme, come detto, tifosissima del Napoli, avrebbe optato per il nome Fabio, in onore di un allora giovanissimo Cannavaro, che si stava appena affacciando al grande calcio, proprio con la maglia del Napoli.

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Ma il papà di Demme scese a più miti consigli: se nome di calciatore deve essere, allora che sia quello del più grande di sempre, Diego Armando Maradona.

Nato a Herford (in Germania) il 21 novembre 1991, Demme inizia la sua carriera nell’Arminia Bielefeld, storica squadra tedesca.

Viene, allora, attenzionato dal Paderborn e si trasferisce nella Renania Settentrionale nel 2012. Tre stagioni che lo consacrano come uno dei migliori interpreti del suo ruolo e lo pongono all’attenzione del Lipsia, neonato club della Red Bull.

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Due stagioni in Zweite Liga (seconda divisione tedesca), poi la promozione tra i grandi. Centocinque presenze in Bundesliga, cinque in Champions e quattordici in Europa League. Un gettone anche in Nazionale. Esordio contro San Marino nel 2017.

Demme, calabrese vero, è uno che mette grinta e non molla fino all’ultimo secondo. Dotato di buoni piedi e grande ordine mentale e tecnico. Insomma, ciò che serviva alla compagine partenopea.

Certo, segna poco, anzi nulla; ma nel suo primo gol col Lipsia (nel 2017), il buon Diego ci rimise un dente per uno scontro e ciò dovrebbe tranquillizzare i tifosi napoletani circa la sua voglia e la sua determinazione.

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Tutti gli amanti del calcio romantico si augurano, sicuramente, che questa nuova storia d’amore tra Demme e il Napoli possa essere un autentico colpo di fulmine e che possa regalare al centrocampista tedesco tutte le gioie che ha potuto solo sognare in questi anni.

Ce l’hai fatta Diego, sei dove hai sempre desiderato essere e, tornando a Nada, per i napoletani averlo in mezzo al campo sarà come: “Un angelo caduto dal cielo, quando si incontrano toccarsi è proprio uno shock. E tremando, e tremando, e tremando, e tremando; e tremando, e tremando, e tremando, e tremando forte”.

Forte, come forti saranno le emozioni del ragazzo e della sua famiglia.

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In bocca al lupo Demme.

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