Approfondimenti
ANGOLO DEL TIFOSO NAPOLI – Napule è… un cuore che batte ancora
Grazie infinite alla Lazio di stasera perché c’era proprio bisogno di una partita così.
Ci volevano i pali e le traverse prese dagli altri e una volta tanto non solo da noi, ci volevano i rigori sbagliati, ci volevano gli errori facili, le espulsioni discusse (Lucas Leiva non aveva fatto neppure fallo) contro ed i gol annullati su fuorigioco.
Ci voleva sentirsi un po’ fortunati, almeno una volta.
Stasera dovevamo sentirci vivi, dovevamo correre, sudare e lottare.
Lo abbiamo fatto.
Lo hanno fatto – soprattutto – questi due qui.
Diego Demme ha fatto tanti passaggi corti, facili, immediati. Ha fatto massimo tre tocchi e poi l’ha data – quasi sempre – al compagno vicino.
Nulla di sensazionalistico, ma finalmente qualcosa di normale nel settore nevralgico del campo, il punto dove abbiamo perso gran parte delle partite quest’anno.
Bravo davvero al numero 4, che già adoro per il suo modo eccezionale, unico e straordinario di essere “normale”.
Lorenzo Insigne, invece, dovrebbe prendere esempio dal numero 24 che stasera è sceso in campo. Capitano vero, con mille ripiegamenti in difesa ed altrettante ripartenze. Un gol capolavoro ed un’abnegazione tecnico-tattica che mancava da mesi. Una rondine non fa primavera ma, se questo è l’orizzonte, l’inverno si fa d’improvviso più mite.
Bravissimi, anzi… entusiasmanti, Manolas e Di Lorenzo, capaci di sopperire ad un’idiozia totale di Hisaj (che se avesse un po’ d’intelligenza potrebbe davvero essere un bel difensore) e di reggere nonostante l’entrata di Luperto.
Dopo tante sciagure, una serata felice.
Che conferma – ancora una volta – come Fabian Ruiz e Zielinski non possano giocare insieme neppure quindici minuti.
Dio solo sa quanto serviva sentire di nuovo un’adrenalina così.
Avanti Napoli, rimetti le mani sul manubrio e pedala forte senza alzare la testa.