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OLTRE IL CALCIO – Storie di rivalità (non solo) calcistiche: Sporting Club-Benfica

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Questa sera andrà in scena una gara che divide una città intera. Leoni contro Aquile, Sporting Club contro Benfica: signore e signori, benvenuti al Derby Eterno. Una sfida radicata nella storia del calcio portoghese, “la” sfida che divide la città di Lisbona.

SPORTING CLUB VS BENFICA

Quello di Lisbona è uno dei derby più ‘caldi’ al mondo. Tante le motivazione alle spalle, e come state iniziando a capire, non solo calcistiche. Da una parte troviamo lo Sporting Club de Portugal: fondati nel 1902, dal 1906 sono conosciuti con la denominazione attuale. I verde e brancos nascono grazie a José Alvalade, primo storico presidente a cui è stato intitolato lo stadio. “Voglio che questo diventi un grande club, il più grande d’Europa” – parola di Alvalade – beh, è senza dubbio una delle squadre più forti del Portogallo, per l’Europa c’è ancora tantissima strada da fare.

Tra le tre regine del calcio portoghese, troviamo anche il Benfica. Di origini più umili, il club è stato fondato nel 1904. Il Benfica è diventato il club più titolato del Portogallo, e come se non bastasse, è la squadra portoghese ad aver alzato al cielo più Champions League,  due volte negli anni sessanta. “E pluribus unum” è il motto della squadra, ma sulle Aguias aleggia anche una maledizione: quella di Bela Guttmann, che toglie il sonno ai tifosi del Estadio Da Luz.

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LEOES VS AGUIAS

Oggi, come tutti gli altri giorni dell’anno del resto, Lisbona è divisa: da una parte troviamo i Leoes, tifosi e calciatori dello Sporting Lisbona. I Leoes rispecchiano la classe aristocratica lusitana. La ricchezza delle origini, poi, è dovuta alla famiglia Alvalade e ai suoi soci. Più umili, invece, le origini delle Aguias: il Benfica è stato fondato da studenti e cittadini meno abbienti. Alla base della storica rivalità, quindi, ci sono ragioni economiche: nel 1907 doveva disputarsi l’incontro tra i cugini-rivali. Il giorno prima della partita, tuttavia, otto giocatori del Benfica passarono ai rivali dello Sporting Club. 123 anni dopo, Leoes e Aguias ancora si contendono lo scettro di Lisbona.

RIVALITA’ E SFOTTO’

Dieci giorni fa abbiamo parlato del Derby degli Eterni Nemici, con tutti i disordini che avvengono in concomitanza delle partite. Diametralmente opposto, invece, quel che accade tra Sporting Club e Benfica: i tifosi non sono mai arrivati allo scontro. Due episodi, tuttavia, sono da mettere sotto la lente d’ingrandimento. Nel 2015, Jorge Jesus ha lasciato la panchina del Benfica per firmare con lo Sporting Club: nelle ore successive alla firma, nella sede dei Leoes sono giunte minacce di morte per l’allenatore dai suoi vecchi tifosi. Tre anni più tardi, invece, degli ultras biancoverdi hanno imbrattato, vandalizzato e danneggiato la sede dei rivali. Il buon sangue non scorre tra le due tifoserie, ma il tutto viene ‘mascherato’ dagli sfottò: quando, infatti, i tifosi delle Aguias si vantano di avere la bacheca piena di trofei, i Leoes rispondono chiamando in causa la maledizione di Bela Guttmann. Quando questi ultimi si vantano di non essere mai stati nelle seconda serie portoghese, i tifosi del Benfica ‘ricordano’ che lo Sporting non vince il titolo dal lontano 2001.

DERBY ETERNO

Derby perchè si sfidano due anime gemelle nate nella stessa città; “Eterno” perché è una rivalità che nasce agli inizi del 1900 e che durerà ancora per tanto. Se non per sempre. La sfida, poi, è anche un incrocio tra due campioni del presente e del passato: da una parte Cristiano Ronaldo, nato e cresciuto nello Sporting Club. Cinque volte Pallone d’Oro, è diventato il più forte al mondo con Messi; dall’altra parte troviamo la ‘pantera neraEusebio, uno dei calciatori più forti della storia del calcio portoghese e anche lui ha conquistato il Pallone d’Oro nel 1965. Ma Sporting Club-Benfica è anche Estadio Alvalade contro Estadio Da Luz, biancoverde contro rosso: lo spettacolo cromatico offerto sugli spalti rende ancor più godibile la sfida.

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Sporting club contro Benfica non è una semplice partita, è gloria e onore a Lisbona…

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