I nostri Social

Fiorentina

Caso Kean, vediamo stavolta come finirà

Pubblicato

il

Kean Fiorentina
Tempo di lettura: 2 minuti

Moise Kean, attaccante della Fiorentina e della Nazionale italiana, è stato vittima di pesanti insulti razzisti sui social media in seguito alla partita persa dalla sua squadra contro l’Inter nel posticipo valido per la ventiquattresima giornata di Serie A,

Dopo il match, Kean ha ricevuto numerosi messaggi di odio, tra cui epiteti come “scimmia” e “negro”, spesso accompagnati da emoji di banane, un chiaro segno di razzismo.

Il calciatore ha reagito a queste offese pubblicando un post su Instagram, in cui ha condiviso gli screenshot dei messaggi ricevuti. “Ancora, nel 2025…,” ha commentato Kean, esprimendo la sua frustrazione per la persistente discriminazione razziale nel mondo del calcio e nella società in generale.

Pubblicità

Il suo messaggio ha suscitato una forte reazione da parte dei suoi follower e di tanti colleghi, che hanno condannato fermamente l’accaduto.

La Fiorentina ha subito preso posizione contro gli insulti, esprimendo la propria solidarietà al giocatore e condannando il razzismo. In un comunicato ufficiale, il club ha dichiarato: “La società viola e tutto il club esprimono la propria vicinanza a Moise Kean, vittima sui social media di pesanti attacchi a sfondo razzista”.

Anche l’Inter, la squadra avversaria contro cui Kean ha giocato, ha espresso solidarietà al calciatore. Il club milanese ha sottolineato come i valori di inclusione e rispetto siano al centro della loro filosofia e ha condannato con fermezza qualsiasi forma di discriminazione.

Pubblicità

Il sostegno degli altri calciatori

La vicenda ha scatenato un’ondata di sostegno da parte di altri calciatori e personalità del calcio.
Tra i messaggi di solidarietà, spicca quello del difensore del Napoli Juan Jesus, che ha scritto su Instagram: “Sono con te, fratello. E vediamo come finisce questa volta…”.
Anche tanti tifosi e associazioni contro il razzismo hanno preso parola, chiedendo maggiore impegno da parte delle istituzioni calcistiche per combattere il razzismo.

Questa triste vicenda conferma purtroppo che, nonostante i passi in avanti fatti negli ultimi anni, il razzismo continua a essere una piaga nel mondo del calcio, che necessita di un impegno costante per estirparlo.

Gli insulti razzisti ricevuti da Kean sono solo l’ennesimo episodio di una lunga serie, ma le manifestazioni di solidarietà sono un segnale positivo che il cambiamento è possibile, seppur lento.

Pubblicità

Nel frattempo, il messaggio di Kean e la reazione del mondo del calcio dimostrano l’importanza di mantenere alta l’attenzione su questo tema e di lottare con determinazione contro ogni forma di discriminazione.

(Foto DepositPhotos)

Pubblicità

in evidenza