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TARGET – Il nuovo faro del centrocampo: Rovella si è preso la Lazio

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Rovella
Tempo di lettura: 4 minuti

Nell’inizio altalenante della Lazio, ben lontana dalle posizioni di alta classifica che sogna di occupare, si è distinta la stella brillante di Nicolò Rovella.

Il centrocampista italiano, l’anno scorso in prestito al Monza, è arrivato in estate dalla Juventus. Affare che prevede un prestito gratuito fino al 2025 con obbligo di riscatto al raggiungimento di determinati obiettivi, per un totale di 17 milioni.

In questo articolo andremo a vedere le tappe che hanno portato un giovane centrocampista dal brillante futuro a diventare il faro del centrocampo di Maurizio Sarri.

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Il talento del Genoa

Nicolò Rovella nasce a Segrate, il 4 dicembre 2001, ma la carriera del nuovo centrocampista della Lazio inizia propriamente al Genoa.

Dopo alcune esperienze giovanili, tra Accademia Inter e ASD Alcione, infatti, il giovane centrocampista attira l’attenzione del Genoa, al punto da entrare nelle giovanili del club rossoblù.

Con i liguri passa tre anni nella primavera prima di esordire nella massime competizioni, prima nella vittoria contro l’Ascoli in Coppa Italia a inizio dicembre 2019 e poi, poche settimane dopo, in campionato, nella sconfitta 4-0 contro l’Inter.

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Sempre contro i nerazzurri trova anche l’esordio da titolare, nel luglio dell’anno successivo, nella gara di ritorno del campionato 2019/20.

Nella stagione successiva, approfittando anche delle assenze di alcuni compagni, riesce ad avere più spazio, al punto da attirare l’attenzione della Juventus.

I bianconeri lo acquistano per 18 milioni più bonus, lasciandolo in prestito ai rossoblù. I problemi fisici però lo colpiscono e nell’anno e mezzo successivo riuscirà a giocare poco.

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Rientro alla Juventus

A questo punto la Juventus accoglie Rovella tra le sue fila, permettendogli di vivere per la prima volta, prima della Lazio, l’atmosfera di una big.

Perfino nelle prime uscite i bianconeri sembrano puntare su di lui, facendolo giocare nelle prime tre giornate.

Esordisce il 15 agosto contro il Sassuolo e anche nei due turni successivi è sempre schierato, almeno dalla panchina, da Massimiliano Allegri.

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Ciononostante, il 31 agosto, a poco dalla fine del mercato, viene ceduto nuovamente in prestito, questa volta al Monza, neopromosso in Serie A.

La crescita al Monza

Al Monza, Rovella dimostra presto di essere quel centrocampista che la Lazio cercava, attirando gli sguardi di vari club di Serie A.

Nonostante un inizio difficile, che porta all’esonero di Stroppa, ben presto sotto Palladino Rovella mostra tutta la sua qualità e talento, ritagliandosi uno spazio inattaccabile nello scacchiere del tecnico dei brianzoli.

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Con la maglia del Monza gioca una stagione ottima, trovando anche la gioia del primo gol in Serie A, ad aprile nel pareggio contro l’Udinese.

Chiude la stagione con 25 presenze (21 da titolare e 4 da subentrato), impreziosite da un gol e due assist.

Un buon bottino che gli vale presto la chiamata di una big.

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L’arrivo alla Lazio di Rovella

Come detto, nell’ultima sessione di mercato Nicolò Rovella passa alla Lazio.

Il suo esordio si fa attendere: bisogna aspettare la quarta giornata, proprio contro la sua ex Juventus, per vederlo in campo. Il risultato non è dei migliori ma Rovella risponde da subito presente.

Da quel momento Rovella registra altre tre presenze nelle successive quattro partite, di cui da titolare.

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Fanno capire la grande importanza del giocatore soprattutto alcuni dati registrati nel corso di questi pochi match.

In totale ha tentaato 140 passaggi, portandone a termine 127, con una precisione quindi del 90%. Anche in fase di non possesso è importante per Maurizio Sarri, con l’83% di contrasti riusciti.

Si dà da fare anche nei duelli, vincendone oltre il 50%, e nel subire fallo, portando a casa tre calci di punizione in questo inizio di campionato.

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Dati che sono ancora più impressionanti se si considera che due match lo hanno visto subentrare solo nel secondo tempo.

I dati confermano tutta la qualità del centrocampista italiano che, sotto Maurizio Sarri, è destinato solo a migliorare. In poco tempo potrà già ritagliarsi un posto da titolare indiscusso e, chissà, lanciare l’assalto ad un posto anche in Nazionale.

(Foto: Depositphotos)

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