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PREPARTITA SALERNITANA – An…DIA…mo avanti

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Fischio D'inizio Salernitana
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Rattoppare. Dalla Treccani: “Raccomodare le parti lacerate di un tessuto, di un indumento o di altri oggetti, con una o più toppe”. Oppure, in senso figurato: “Intervenire nel modo opportuno per colmare una lacuna”. Esempi, parole, azioni, in cui si ritrova una certa analogia con il caso Boulaye Dia. L’attaccante senegalese, fuori dai giochi da oltre un mese, questo pomeriggio sarà nuovamente a disposizione di Sousa per l’importantissima gara di Empoli. La cosiddetta toppa, dopo i malumori di fine mercato e le relative sparizioni alla “Chi l’ha visto?”, sembra sia stata trovata con l’istituzione di una clausola rescissoria fissata a 20 milioni a partire dal prossimo giugno. Cifra, per inciso, inferiore a quella fissata, e non esercitata, fino allo scorso luglio. Ben prima, dunque, che il buon Boulaye si consacrasse in termini realizzativi con la maglia della Salernitana dopo uno score, fino all’alba dei ventisei anni, piuttosto claudicante.

Certo, credere che nel calcio di oggi possa esistere la riconoscenza è come credere che la Terra sia piatta. Il rispetto, però, specie nei confronti di una piazza innamorata, dovrebbe essere scontato ed automatico. La sensazione è che, questa sorta di pace armata tra le parti, potrà passare (quasi) sotto traccia solo con un gol dietro l’altro. Nel contempo, va sottolineata anche la pessima gestione della querelle da parte della società. Tradita, evidentemente, dall’inesperienza e da un’eccessiva sicurezza che, a volte, fa commettere clamorosi scivoloni.

Ad ogni modo, quest’oggi c’è una gara delicata da giocare e, possibilmente, vincere. Una gara che può già rappresentare un importante crocevia della stagione: rinascita o “pericolo caduta massi”. Un leggero miglioramento nella gara di venerdì, ad onor del vero, si è intravisto. L’auspicio è che si possa continuare su questa scia ritrovando la serenità e l’entusiasmo della seconda parte della scorsa stagione, fino a questo momento, pressoché dilapidati. Per fronteggiare l’Andreazzoli tris, Sousa dovrebbe affidarsi allo stesso undici andato in scena all’Arechi contro il Frosinone. Ochoa in porta. Lovato, Gyomber e Pirola in difesa. Sulle fasce ancora una volta Mazzocchi e Bradaric. Maggiore e Martegani verso la conferma a centrocampo. Sulla trequarti, invece, ancora Kastanos e Candreva a supporto del falso nueve Jovane Cabral. L’unica novità potrebbe essere rappresentata dall’inserimento dal 1′ di Daniliuc in luogo di Lovato. Dalla panchina il reintregrato Dia e il redivivo Trivante Stewart.

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Ritrovare la retta via, mettere da parte scaramucce e malumori e cominciare, a tutti gli effetti, la corsa salvezza. Un obiettivo alla portata ma di certo non scontato. Un obiettivo raggiungibile solo ed esclusivamente con l’unità di intenti di ogni singola componente: squadra, dirigenza, ambiente e addetti ai lavori. Si riuscirà, finalmente, a posare la prima pietra della serenità? Al “Castellani” l’ardua sentenza.

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