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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Milan in Overture

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Tempo di lettura: 3 minuti

Stasera per il Milan si è conclusa una stagione. Una corsa. Una scommessa. In gran parte vinta, in piccola parte persa, anche se persa male. Ma oggi il cerchio si è chiuso e la terza qualificazione consecutiva in Champions League è un traguardo che tanti sbaglierebbero a dare per scontato. Architrave fondamentale per la stagione che si è chiusa, in termini di esperienza e per la stagione che verrà. E non solo per ricavi e introiti. Perchè l’anno prossimo, al netto del sorteggio, il Milan non sarà più testa di serie ma squadra di terza fascia. E se non sarà un piacere per gli altri avere noi, non sarà una passeggiata anche per noi, soprattutto se in sede di calciomercato, non si interviene davvero in maniera risoluta per colmare le evidenti lacune che questa squadra ha mostrato in questa stagione cosi lunga e cosi ricca di partite fino a tutto maggio.

Rosa da cambiare

Questa rosa va corroborata con tre, forse quattro titolari forti (punta, meglio se due, ala destra e centrocampista) e due elementi per quella panchina che, nei momenti decisivi, può davvero fare la differenza. Vogliamo tutti sperare che Maldini e Massara sappiano già cosa fare, chi far partire e chi andare a prendere senza indugio. E vogliamo sperare che non si arrivi al 30 di Agosto con ancora le trattative importanti aperte o peggio ancora chiuse in negativo, per questione di spicci. Impossibile dare previsioni attendibili di mercato con un dirigente esperto come Massara. L’osso per i giornalisti da una parte, il filetto dall’altra e le continue reazioni nervose della stampa, confermano questo tipo di approccio super riservato. Davvero duro da digerire per quei giornalisti che fanno del baccano e dell’ammuina la loro cifra stilistica.

La partita

La partita è stata non bellissima. Per non dire brutta. In avvio i rossoneri sono più pimpanti dei padroni di casa, la prima occasione nostra giunge al minuto 9, quando Krunic sul primo palo anticipa tutti di testa e colpisce alto di pochissimo. Messias scalda i guantoni di Szczęsny al 12′ con il sinistro a giro, lo stesso fa Cuadrado con Maignan al 14′. Folata della Juventus tra il 24′ e il 25′: la prima occasione è per Di María, che chiude in scivolata un’azione di Kean ma manda alto. Poi Chiesa, un minuto dopo, dialoga con Locatelli e calcia di potenza con poca angolazione, palla alta. Al 40′ la meraviglia di Giroud, che vola più in alto di tutti sul cross di Calabria e indirizza sul palo lontano, trovando un gol davvero da applausi.

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La ripresa

Nella ripresa la Juventus prova a spingere ma il Milan contiene bene e riparte, con precisione alterna: al 58′, da una delle poche sortite offensive di Theo, nasce un cross su cui Oli G viene anticipato in extremis. Occasione importante, sempre rossonera, al 71′, quando Giroud orchestra un contropiede fino al limite prima di servire Saelemekers che controlla e calcia addosso a Szczęsny. Ancora noi al 78′, quando Leao elude Gatti in ripartenza ma calcia alto. I bianconeri provano il forcing nei minuti finale ma senza produrre grosse occasioni: il Milan vince all’Allianz Stadium.

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