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Angolo del tifoso

ANGOLO INTER- Il duplice imbarazzo

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Tempo di lettura: 3 minuti

È un duplice imbarazzo quello che va in scena in questa domenica sera a San Siro.

L’Inter perde ancora, stavolta contro la Juventus.

Il duplice imbarazzo sta nelle due facce di questa partita.

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Da un lato c’è il lampante errore dell’arbitro Chiffi. Errore che risulta ancora più inspiegabile in luce del lungo consulto avuto con il var.

Com’è possibile che, per la seconda settimana di fila, Rabiot stoppi la palla con il braccio e il gol gli venga convalidato?

Ma sarebbe meno amara (o forse di più, dipende dai punti di vista) questa sconfitta se fosse stata decisa solo da questo episodio.

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Ma la realtà è che a San Siro va in scena l’ennesima prestazione da dimenticare della squadra di Inzaghi.

Mi piacerebbe molto poter dare la colpa al tecnico stasera ma, ahimè, mi trovo impossibilitato.

Vedere quali sono i nostri sostituti è come una pugnalata.

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Sperare di ribaltare il match con D’Ambrosio, Bellanova e Correa è pura follia ed è anche dimostrazione di quanto sia inadatto questo organico.

E adesso si proverà a nascondere sotto il tappeto tutti questi problemi con la scusa della Champions League.

Ma la verità è che devono pagare tutti. Cacciare Inzaghi ci sottoporrà agli stessi problemi in poco tempo. Altre teste devono saltare, soprattutto quelle degli intoccabili.

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Le teste di una dirigenza che si vantava della competitività della squadra ma che ha costruito una squadra capace di raggiungere quasi la doppia cifre alla voce sconfitte.

Dell’Inter che ha vinto lo scudetto rimangono poche figure. E sono tutte opache, le semplici ombre di ciò che erano un tempo.

De Vrij era un muro invalicabile, oggi fatica e deve metterci sangue e sudore per riuscire a non sfigurare. Barella fa una partita giusta e cinque no, lasciando sempre il campo arrabbiato, nervoso come pochi.

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Brozovic ormai sembra essere stato scaricato ed è l’indiziato numero uno per una cessione in estate.

Di Lukaku non parliamo nemmeno, sembra che siano passati dieci anni da quell’anno lì, e invece appena due.

Si salva, in generale, solo Lautaro, colpevole però di troppo, sanguinosi blackout.

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Dove vogliamo andare? A vincere la Champions League?

Buona fortuna.

(Foto: LBDV)

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