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Milan, Ibrahimovic suona la carica: “Sono ancora Dio, adesso torno e cambia la musica”

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Ibrahimovic
Tempo di lettura: 3 minuti

Zlatan Ibrahimovic è stato costretto a rimanere fuori per 8 mesi a causa del suo infortunio al ginocchio sinistro.

Lo Svedese in settimana è riuscito ad allenarsi in gruppo e potrebbe strappare una convocazione in vista della sfida contro il Torino. L’attaccante del Milan ha rilasciato una lunga intervista a Sportmediaset in cui ha parlato del suo rientro e della sua voglia di voler tirare fuori i rossoneri dal momento di crisi.

Le sue parole riportate da TMW:

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“Sono ancora Dio, sono ancora il numero 1: adesso torno e cambia la musica. Ho tanta voglia, voglio fare tante cose, quello che ho perso in questi 7/8 mesi. Ho perso tempo. Squadra in crisi? Non sono preoccupato, sono momenti normali all’interno di un campionato. Ora dobbiamo parlare poco e dimostrare in campo il nostro valore”.

Le critiche non mancano...
“È normale, perché se non ti criticano non sei al top. A me criticano da 25 anni perché sono il numero 1, sono abituato. È come mettere benzina sul fuoco e quando scherzi con il fuoco ti bruci. Mi sento ancora Dio? Certo, non cambia niente”.

Puoi aiutare la squadra?
“Sto bene, sto molto bene! Sono rientrato in gruppo e mi sento libero, libero in campo e fuori. Significa che sto bene. In questo periodo ho fatto di tutto per aiutare mister, staff e club da fuori. Ho avuto pazienza perché dovevo rientrare al top, il recupero sta andando tutto secondo i piani”.

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Che consiglio puoi dare a Leao?
“Ha fatto un anno fantastico, ha vinto il premio del migliore giocatore del campionato. Poi il contratto, altri club che ti cercano, il Mondiale e tutto il resto. Ma lui deve restare concentrato e giocare a calcio. Tutto il resto si risolve, lui deve solo pensare a giocare. È diventato più forte rispetto a un anno fa, solo che quest’anno tutti sanno chi è Leao, l’anno scorso invece erano meno concentrati su di lui. Ora invece, sanno che è il più forte di tutti e stanno più attenti su di lui”.

De Ketelaere deve avere pazienza…
“In questi mesi non ero tutti i giorni con la squadra, per conoscerlo bene devo essere tutti i giorni nello spogliatoio. Ha grandi pressioni anche per il prezzo pagato, tutti hanno aspettative. È un talento, ha grande potenziale, deve solo trovare la giusta strada per crescere. Poi è in un’altra città, fuori casa e deve abituarsi. Ma quando arrivi al Milan tutti ti aiutano, ti accolgono al meglio, quando entri nel nostro spogliatoio ti senti a casa. Deve solo sbloccarsi, poi una volta che si sblocca parte tutto”.

(Foto: Depositphotos)

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