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In 12 minuti il Bologna espugna Napoli: 0-2 per i felsinei che inguaiano gli azzurri

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Napoli Calzona
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Nell’anticipo del Sabato pomeriggio il Napoli affronta un Bologna in stato di grazia: gli azzurri sono a caccia di punti europei, i felsinei vogliono confermare l’ottima annata

Nell’anticipo del Sabato pomeriggio il Napoli affronta un Bologna in stato di grazia: gli azzurri sono a caccia di punti europei, i felsinei vogliono confermare l’ottima annata.

Le scelte degli allenatori

Calzona recupera Mario Rui e Raspadori ma non li schiera tra i titolari. In difesa confermati sulle fasce Di Lorenzo e Olivera, al centro al fianco di Rrahmani torna Juan Jesus, che prende il posto di Ostigard. Nella zona mediana confermati gli uomini di Udinese, Cajuste vince ancora il ballottaggio con Traoré e gioca dal 1′ con Anguissa e Lobotka. In avanti c’è il ritorno di Kvaratskhelia, completano il tridente Politano e Osimhen.
Thiago Motta schiera i titolarissimi, autori di una stagione strepitosa.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Calzona.

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BOLOGNA (4-3-3): Ravaglia; Posch, Lucumì, Calafiori, Kristiansen; Freuler; Urbanski, Aebischer; Ndoye, Zirkzee, Odgaard. All. Thiago Motta. 

Primo tempo

Avvio strepitoso del Bologna che in 12 minuti si porta subito in doppio vantaggio. Il Napoli è in shock e non riesce a reagire. Andando con ordine: all’inizio della gara, dopo soli quattro minuti,  Calafiori si sgancia, dialoga con Zirkzee e calcia dal limite. Palla a lato. Subito dopo, al minuto 6, Lobotka ruba palla a Zirkzee e, nel prosieguo dell’azione Osimhen conquista un angolo.
Poi arriva il soliloquio del Bologna che, nel giro di 3 minuti, si porta sul doppio vantaggio. Al nono minuto il Bologna passa in vantaggio: tiro di Zirkzee ribattuto, Odgaard ripropone in mezzo e il suo cross sporcato diventa perfetto per Ndoye, che di testa deve solo appoggiare in rete. E’ il primo gol in Serie A dello svizzero.

Passano tre minuti e arriva il raddoppio: corner di Urbanski su cui Calafiori fa la sponda per la deviazione di Posch. Anche per lui è il primo gol in questa Serie A.

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Dopo l’avvio shock per il Napoli, il Bologna mantiene il pallino del gioco, mentre gli azzurri non riescono a reagire. Devono passare dieci minuti prima che la squadra di Calzona si affacci nelle zone di Ravaglia. E lo fa in maniera importante: conquistando un calcio di rigore al minuto 19. Dopo un flipper in area, Osimhen anticipa Freuler che lo sgambetta. Dagli undici metri si presenta Politano. L’ex attaccante di Inter e Sassuolo, calcia di piatto a mezza altezza e Ravaglia riesce a neutralizzare il rigore.

Al 27′ minuto, il Napoli si ripresenta davanti a Ravaglia: calcio d’angolo di Politano, Olivera stacca di testa, ma la palla va di poco sopra la traversa. La gara diventa interlocutoria e, a parte l’ammonizione a Kvara che protesta per un presunto fallo non fischiato di Posch, accade poco altro. Al minuto 38 deve intervenire Pairetto: scintille tra Juan Jesus e Zirkzee, l’arbitro invita i giocatori a calmarsi ma senza estrarre cartellini. 

Al 41′ minuto Lobotka ci prova da fuori, indirizzando un gran tiro sotto l’incrocio, ma la palla non vuol saperne di entrare ed esce di poco fuori. Poi non accade più nulla fin quando l’arbitro non fischia la fine del primo tempo. E i giocatori rientrano negli spogliatoi, subissati da fischi e contestazioni del “Maradona“.

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Secondo tempo

Ad inizio secondo tempo, Cajuste viene subito ammonito -dopo soli tre minuti- per un intervento irruente ai danni di Odgaard. Pairetto lo ha graziato, vista la brutalità dell’intervento. Cross di Politano, al minuto 52, respinto dalla difesa, sul pallone si avventa Anguissa che prova a coordinarsi al volo ma spedisce il pallone altissimo. Poi è Politano che si accentra e libera il mancino velenoso sul primo palo. Ravaglia è abile a distendersi e respingere. Al 56′ minuto inizia la girandola di sostituzioni: inizia Thiago Motta che mette dentro Orsolini e Saelemaekers, escono Ndoye e Odgaard.

Poi Kvara prova un’azione in solitara, ma Aebischer gli devia la conclusione in angolo. Poi Lobotka prova a costruire ma viene fermato fallosamente da Posch: per Pairetto, però, è tutto regolare. Al minuto 61 è Saelemakers che ci prova, ma Meret è attento. Cambia anche Calzona che toglie Politano per inserire Ngonge.

Kvara ci riprova al 65′ ma Ravaglia è attentissimo. Un minuto dopo è Meret a salire in cattedra: Saelemaekers imbuca per Zirkzee che incrocia col mancino rasoterra. Ma Meret col piede dice no. Sulla respinta si avventa Orsolini ma la sua conclusione è fuori misura. Il Napoli ci prova ancora: magia di Ngonge che mette Osimhen davanti alla porta: il nigeriano incrocia il destro ma Ravaglia riesce a deviare con le dita.

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Gli azzurri ci provano ancora ma Lucumì spende un fallo tattico, beccandosi una giustissima ammonizione, per aver trattenuto Cajuste lanciato in velocità. Al minuto 72 Calzona si gioca il tutto per tutto: passaggio al 4-2-3-1 con Raspadori al posto di Cajuste. Thiago Motta risponde: dentro Castro e Fabbian per Zirkzee e Urbanski.

Il Napoli non si rassegna e ci prova ancora: cross per lo stacco di testa di Osimhen, deviato da Lucumì. Pairetto, però, non vede e assegna il rinvio dal fondo. Al minuto 81 Calzona prova la mossa della disperazione e ricorre al triplo cambio: dentro Simeone, Traoré e Mazzocchi, escono Kvaratskhelia, Anguissa e Olivera. Di contro, due minuti dopo, Thiago Motta risponde con un altro cambio: entra El Azzouzi al posto di Freuler. Mazzocchi prova la giocata della vita ma senza successo. Dopo 4 minuti di recupero, Pairetto fischia la fine: il pubblico rimanente (molti avevano già abbandonato lo stadio) fischia gli azzurri, mentre i felsinei cantano gioiosamente “Andiamo in Champions League”

Conclusioni

Nell’anticipo del Sabato pomeriggio, in uno stadio non propriamente pienissimo, il Bologna di Thiago Motta vuole confermare l’ottima annata, provando a fare altri punti per la certezza della Champions, mentre gli azzurri cercano punti per arrivare in Europa, seppur quella di servizio.

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Il Napoli inizia con un avvio shock: un pimpantissimo Bologna si porta subito sullo 0-2. Nel giro di tre minuti, dal 9′ al 12′ minuto, i rossoblù fanno un uno-due micidiale dal quale il Napoli non si riprenderanno per il resto della gara. Prima Ndoye e poi Posch (entrambi alla prima marcatura in serie A, quest’anno) portano il Bologna sul doppio vantaggio.

Il Napoli è annichilito e non accenna a reagire. Se non poco dopo: Osimhen viene sgambettato da Freuler in area e Pairetto assegna il rigore. Politano, però, si lascia ipnotizzare da Ravaglia.

Dopodiché il Bologna si limita ad amministrare il doppio vantaggio per il resto della gara, con gli azzurri incapaci di costruire gioco e occasioni. I giocatori in maglia azzurra sembrano fortemente demotivati e proiettati già alla fine del campionato.

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Il secondo tempo ripercorre il canovaccio del primo tempo, con il Bologna che si limita ad amministrare gioco e palla, mentre gli azzurri non riescono a fare nulla. A parte la girandola di sostituzioni che non fruttano nulla, accade praticamente nulla fino al triplice fischio. Quando gli azzurri vengono fischiati e contestati in maniera molto pesante e i felsinei possono, giustamente, festeggiare per l’ingresso in Champions League.

 

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