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Juventus: “Accertamenti più volte ostacolati”, cosa emerge dagli atti

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Emergono sempre più dettagli nella vicenda penale che coinvolge la Juventus.

Ecco uno stralcio de La Stampa e riportato da Il Napolista, in cui si legge la versione della Procura sull’atteggiamento avuto in sede di indagini da alcuni dirigenti del club bianconero e l’ex tesserato Giorgio Chiellini:

Nel famoso comunicato del 28 marzo 2020 la Juventus comunica la rinuncia dei giocatori a 4 mensilità con un risparmio di 90 milioni di euro in stipendi ed è proprio da quella nota che partono le principali contestazioni dei magistrati.

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Il 26 novembre 2021, dopo una perquisizione nell’ufficio di Andrea Agnelli, viene sequestrata una scrittura privata datata 28 marzo 2020, sottoscritta dal presidente bianconero e Chiellini e non resa pubblica

È l’accordo sulla riduzione degli stipendi dei calciatori e per la Procura è “chiaramente difforme dalla rappresentazione fornita dalla società nei documenti societari“.

Lo stesso Chiellini aveva comunicato alla squadra i termini dell’accordo con la richiesta di “non parlare nelle interviste”. Il messaggio sulla chat della squadra, però, viene consegnato da De Sciglio e De Ligt agli inquirenti, mentre il capitano non è molto collaborativo quando viene ascoltato il 4 aprile.

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Gli accertamenti sono stati ostacolati dal contegno reticente assunto dai dirigenti e finanche da qualche giocatore, su tutti Giorgio Chiellini, che non hanno in alcun modo contribuito alla ricostruzione dei fatti”.

Foto: (LBDV)

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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