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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – 100 Dybala

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Si torna all’Olimpico, dopo il punto dorato preso a Torino con la tattica del (parafrasi quasi testuale) “popò della mamma più famosa di Palestina”, col solito sold out in ogni settore, figlio di un popolo della sopracitata Signora.

Arriva in A il Monza, novità assoluta portata in auge, rimanendo in tema, dalle più bibliche figure del calcio moderno come Galliani e Berlusconi.

Un pò di turnover doveroso fa partire benino il Monza, che gestisce bene il pallone e tiene la Roma dietro la linea di centrocampo: ben venga Camara, perchè il centrocampo Cristante-Matic è, sì stabile, ma compete in lentezza coi documentari di Dziga Vertov.

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Poi accade ciò che deve accadere: sponda di testa di Abraham, Dybala anticipa, controlla di coscia e si invola per venti metri, sparando poi un diagonale difficilmente prendibile, 1 a 0.

Cambia la Roma che comincia a schiacciare il Monza. Altra involata sull’asse Zalewsky-Abraham, ma l’inglese spreca.

Come mia moglie non può sopportare l’idea che io mi sieda, così il padreterno non può vedere Smalling seduto: stiramento di Kumbulla e Chris subentra.

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Sull’ennesima corsa di Abraham, gira a vuoto Marrone, Di Gregorio respinge il rasoterra e Dybala fa 100 in spaccata.

Stroppa ormai sembra un Giorgio Porrà meno in forma, diventa rosso “mazzarri” e cominciamo a temere per la sua salute.

Nella ripresa il Monza ci prova e in un paio di occasioni si rende insidioso, ma la Roma riparte, è tranquilla. Dybala e Abraham inventano, nascondono palloni e si bullano dei volenterosi difensori. Sul solito angolo i giallorossi chiudono la pratica con Ibanez.

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La Roma diverte e si diverte (anche Matic si prodiga in tacchi vari) e Mou fa esordire il nuovo Belotti, che si prende subito la standing e ha il tempo di mangiarsi il  4 a 0.

Inutile parlare dei singoli, il Monza, senza offesa, al momento è poca cosa: tutti i nuovi, teoricamente esperti, sono fuori schemi; Petagna sembra King Kong nella postura, ma meno tecnico, e anche gli ex (Caprari e Machin) stavolta non incidono.

Difesa attenta, centrocampo lento nel primo tempo, più vivace nella ripresa. Una piccola menzione alla prova di Celik, ordinato ma capace di spingere alla bisogna. Abraham, Pellegrini e Dybala gigioneggiano, si divertono e si cercano.

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Intanto, per stasera, salutate la capolista.

 

 

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