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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – L’ “Abisso” di un calcio vetusto

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Tempo di lettura: 3 minuti

Difficile fare una analisi della partita a caldo dopo quanto successo. I giallorossi alla faticosa caccia di una terza vittoria consecutiva, contro un Genoa in difficoltà e in totale rinnovo tecnico… dopo la sosta che è praticamente una sentenza per noi.

La Roma ha problemi a creare gioco con squadre chiuse, con squadre che non giocano a calcio ancor di più. Più o meno il nuovo allenatore fa la stessa partita dell’andata e il primo tempo non regala alcuna emozione.

Nella ripresa El Shaarawy e Afena cambiano l’inerzia del match e i giallorossi possono rivendicare i soliti gol mangiati, clamorosi quelli di Smalling e Zaniolo. Lo stesso egiziano infila serpentine da fuoriclasse per poi tirare alle stelle.

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Il titolo dell’articolo, all’89’, sarebbe stato: Roma-Badelj 0-0. L’ex Lazio fa muro da solo contro gli scialbi giallorossi. Poi al 90′, dopo il mio ennesimo insulto a Zaniolo che si mangia contropiedi, giocando a testa bassa, incespicando sui palloni e intestardendosi nei dribblig… arriva la grande azione del fuoriclasse, che salta tutti e frega Sirigu all’angolino.

Esultanza incontenibile del più chiacchierato della settimana e allora Abisso non ci vede più. Che la terna arbitrale non sia al centro dell’attenzione non è più tollerato dall’AIA. Finisce 0 a 0.

Che i giallorossi giochino male è un fatto, ciò non toglie che, dando il giusto, 5 o 6 punti in più avrebbero cambiato la classifica. In tutto questo il Genoa esce dal campo con un punto in più del dovuto e con meno cartellini dei romanisti, a fronte di 1 fallo al minuto prodotto.

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Con Mourinho sono d’accordo su due punti: meglio non parlare del gol annullato (“per noi è un deja-vu”) e che la Roma sia “piccolina”.

Ma per la prima volta non concordo col mio guru su una dichairazione… Caro Mou, non è vero che “è un altro gioco rispetto a tanti anni fa”, ma proprio il contrario, ma non avendo mai allenato a latitudini così basse non puoi saperlo. Questo è un calcio vetusto, anni 80, è sempre la stessa storia. Solo che ora, se uno non volesse capirlo, c’è il VAR a certificare che alcuni non contano un ….

Niente…non contano niente

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