I nostri Social

Approfondimenti

ANGOLO SALERNITANA – La Mano di Zio

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 2 minuti

Il bello della Coppa è che puoi far finta sia turn over. Per una volta, Colantuono non è in soggezione alla consegna della distinta: la squadra ne coglie lo spirito ed in qualche modo pare ringalluzzita.
Jaroszyński spinge, Kastanos ragiona, Djuric svetta: per carità, gol manco a parlarne ma la Salernitana non sfigura.
Oddio, il Genoa è una seduta di psicoanalisi e regala autostima un po’ a tutti: Sheva sta là ma non ha ancora capito a far cosa. Nel frattempo, il Grifone è una pena. Fa bella figura Destro, che contro Gagliolo pare Dzeko ma con lui è facile: per il resto, buio pesto.
Le compagini si annusano, si sbattono, si trascinano ma è una di quelle gare in cui nessuno è in grado di segnare, con tutta la buona volontà.
Quand’ecco, il fuoriclasse. È un colpo da maestro quello col quale DiTacchio sottrae alla testa di Ekuban un pallone destinato al raccattapalle. Una spintarella col bacino, una mano fugace – invisibile all’occhio del profano- spinge la sfera nel set. È Marassi, sembra l’Azteca: il fastidio inutile dei supplementari è scongiurato.
Sotto Natale, non puoi che affidarti all’avv. Covelli: e pure questa Coppa Italia ce la siamo levata dalle palle.

 

Follow us!

Pubblicità

FacebookFacebookYoutubeTwitter

in evidenza