FISCHIO D’INIZIO ITALIA – Senza paura

Questa sera scenderanno al Wembley Stadium l’Italia di Roberto Mancini e la Spagna guidata da Luis Enrique, per decretare la prima finalista dell’Europeo.

Una sfida molto delicata per due squadre che come idea di gioco si somigliano molto. L’Italia arriva alla partita con un entusiasmo alle stelle dopo la grande vittoria ottenuta contro il Belgio. La Spagna invece arriva con un po’ più di fatica, è in semifinale dopo aver superato la sorprendente Svizzera soltanto ai calci di rigore.

LE SCELTE DI MANCINI

La Nazionale Italiana diretta dal commissario tecnico, Roberto Mancini, scenderà in campo con il solito 4-3-3 con Gigio Donnarumma a difendere la porta azzurra e a guidare la difesa composta dalla coppia centrale bianconera, Bonucci e Chiellini, con Di Lorenzo ed Emerson Palmieri sulle fasce.

Il centrocampo non dovrebbe variare dalle ultime uscite azzurre, resta comunque il solito dubbio tra Marco Verratti e Manuel Locatelli, ma per il momento il prescelto sembrerebbe ancora il parigino.

Stesso discorso vale per l’attacco, Insigne e Immobile per il ct sono inamovibili, mentre anche per questa partita Federico Chiesa insidia Domenico Berardi per un posto da titolare nel tridente.

LE SCELTE DI LUIS ENRIQUE

La Spagna di Luis Enrique cosi come l’Italia schiererà un 4-3-3. Tra i pali iberici ci sarà Unai Simon, decisivo nella partita contro la Svizzera ai calci di rigore. La linea difensiva sarà formata da Azpilicueta e Jordi Alba sulle corsie esterne, e la coppia centrale formata da Garcia e Laporte.

A centrocampo inamovibile una delle bandiere del Barcellona, Sergio Busquets, che sarà affiancato dalla giovane promessa blaugrana, Pedri e il veterano dell’Atletico Madrid, Koke.

Infine a completare l’11 titolare delle Rojas ci sarà il tridente formato da Ferran Torres e Dani Olmo sulle fasce a supportare l’unica punta, Alvaro Morata.

Adesso conta vincere, non sono concessi passi falsi, bisogna affrontare la Spagna con lo stesso atteggiamento visto contro il Belgio, e continuare il sogno azzurro, senza paura.

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