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Milan, Mandzukic e l’implicita ammissione del sogno Scudetto

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Di questi tempi, nella Milano rossonera ci si sta abituando all’idea di ‘magia’. Attorno al Milan si è instaurata un’aria magica, mista a spensieratezza e consapevolezza nei propri mezzi. Ciò che sta passando per ordinario – un primo posto in classifica, con un bottino di punti che non si vedeva da anni – è in realtà frutto di una perseveranza che appena un anno fa appariva pura utopia. Altro che ordinario.

Su quella magia i rossoneri sanno di avere un’occasione importante per costruirci un qualcosa di rilevante, ed è passabile anche la sensazione di un piazzamento Champions che, a questo punto, andrebbe addirittura stretto. Altrimenti non andresti sul mercato e prendere Mario Mandzukic, magari non al top della forma ma con fame agonistica ed esperienza da vendere.

Insomma, lo stesso discorso che si faceva una dozzina di mesi fa con Zlatan Ibrahimovic. Oggi, come allora, Maldini e Massara si sono tuffati a capofitto, dopo le dovute riflessioni. E chi se ne infischia dell’età, del fatto che sia fermo da più di un anno e che possa essere una figura ingombrante nelle quattro mura dello spogliatoio.

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Affare a costo zero tra le parti – complice lo status di svincolato che durerà ancora per poche ore – che prevede un accordo per 6 mesi più opzione legata al piazzamento in campionato. Un’opportunità di mercato che la società di via Aldo Rossi ha deciso di cogliere al volo. O, per meglio dire, ha deciso di cogliere la palla al balzo. Cosa in cui Mandzukic è – eufemisticamente parlando – ‘discretamente bravino’.

MANDZUKIC: IL GREGARIO D’ORO

Non è dato sapersi se il croato sarà il vice – Ibra o se lo coadiuverà in attacco (in attesa ovviamente che rientri in uno standard accettabile di forma fisica). Le qualità morali e la fame di vittoria restano in ogni caso indiscutibili, e quelle sicuramente son punti di forza che non puoi comprare al supermercato. Il Milan ha bisogno di questa qualità per continuare a premere sul sogno tricolore.

Mandzukic sceglie il Milan per rilanciarsi e per, chissà, tornare a vincere. L’ex Bayern, prossimo ai 35 anni, non si accontenta e vuole tornare protagonista, tra gli altri artefici di questo giocattolo ad oggi perfetto. Pioli potrà contare su un’alternativa di lusso, che ha nel DNA lo spirito di sacrificio. L’uomo squadra su cui puoi fare sempre affidamento. Il gregario pronto a tirare la propria squadra nei momenti di difficoltà. Se in casa rossonera la ‘cima Coppi‘ è posta alla vetta della classifica, non esiste scalatore migliore per cercare di guardare tutti dall’alto a giochi fatti.

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Ed una bacheca composta da 27 trofei con club e l’ultimo Mondiale in Russia da protagonista, con la sua Croazia ad un passo dal titolo iridato, sono una dimostrazione forte del fatto che il Milan non ha preso affatto un attaccante banale.

Un usato garantito che Stefano Pioli dovrà essere bravo a gestire, sia tatticamente che dal punto di vista degli equilibri extra-campo. Un aspetto che è ormai l’emblema di questo Milan, il cui sguardo è ricco di fiducia e ambizione per i prossimi mesi, che potrebbero riconsegnare l’habitat naturale della Champions League. O magari qualcosa in più.

(foto: canali ufficiali Milan)

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