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Angolo del tifoso

SPECIALE 2020 – Angolo Milan

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Tempo di lettura: 4 minuti

VOTO 7.5 AL MILAN DEL 2020

26 partite senza sconfitte, età media della rosa 22 anni e 270 giorni, primo posto in Serie A. Per me vale 7. E aggiungiamo il mezzo voto in più per ricordarci a che punto rischiava di liquefarsi il progetto sportivo dell’allora duo Boban-Maldini, dopo il 5-0 contro l’Atalanta del 23 dicembre 2019. Per cui, 7.5 voto finale.

Le pagelle mi hanno sempre messo in una posizione mista fra potere assoluto e tradimento. Dare i voti è fare il prof. Io che quando li ricevevo ero quasi un disastro. E allora gioco e provo a immaginare il colloquio con la consegna della pagella annuale. “Salve, per questo Milan, sette e mezzo. Ma può fare molto di più, questo sia chiaro. Diciamo che vogliamo incoraggiare il ragazzo (121 anni di ragazzo portati benissimo!) ad avere un rendimento maggiore. Qualche anno fa era il primo della classe, poi qualche frequentazione sbagliata con quei compagni di banco poco raccomandabili e si è perso. Adesso siamo sulla strada giusta ma c’è ancora tanto da fare”.

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Quanti colloqui coi miei professori seguivano questa falsa riga? Tantissimi. Ed era sempre la matematica a mettersi di mezzo. E come allora, così oggi.

Non si possono nascondere i progressi incredibili del Milan, ma la matematica non ci dà ancora ragione. Non è finita finchè non è finita e allora bisogna rimanere coi piedi per terra. Il voto è globale e tiene conto dell’insufficienza piena da cui si è partiti alla ripresa del campionato scorso post-lockdown. Chissà quali e quanti astri si sono allineati per arrivare a quello che vediamo oggi.

Il portiere, per continuità di rendimento, è l’unico che merita 8 da un po’ di stagioni. 21 anni, titolare inamovibile da 5 anni. Diamante grezzo trovato per strada. È già nel mito dei grandissimi rossoneri. Sta a lui decidere se diventare leggenda.

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La difesa guadagna un 7. Guidata da un Kjaer inaspettata colonna e mente razionalizzatrice che dà ordine e tempi. Ancora qualche singhiozzo di Capitano Romagnoli, bene Calabria che riscatta tante, troppe partite giocate male. Theo Hernandez invece lascia ancora stupiti. Potenza e fisicità che non si vedevano su quella fascia dagli allori dei primi anni ‘90.

Il centrocampo merita 7,5. Forse il reparto che ha maturato prima e ha aiutato tanto la difesa e l’attacco. Kessie, una lavatrice di palloni davvero irrinunciabile. Sdradica, ripulisce e fa ripartire il pallone per il compagno di reparto Bennacer, piede fino e astuto mediano. Sempre saggio e furbo nell’usare i suoi 175cm di altezza, posizionandosi col corpo nella maniera giusta per favorire ripartenze veloci e prendersi falli preziosi.

All’attacco 7. Severo ma giusto. Non è vero che questo reparto dipende tanto da Ibra. O meglio, dipende nella misura ragionevole in cui una qualsiasi squadra di calcio dipende dall’unico fuoriclasse che ha. Cosa sarebbe di questo Barca senza il suo Messi? E della Juve del “Maestro” Pirlo senza CR7? Ibra o no, il Milan segna almeno 2 gol da qualcosa come 15 partite consecutive, ha tanti attaccanti con doti tecniche individuali non indifferenti ma manca il killer instinct, e non è cosa da poco. Soprattutto quando ci sono da chiudere partite contro squadre che stanno sotto di almeno 20 punti. Come col Genoa e il Parma.

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8 va al settore giovanile. Kalulu e Gabbia si sono confermati ottimi innesti da coltivare e veder crescere con grande attenzione. Colombo ha bisogno di spazio e forse Milanello e Milan non offrono oggi grandi garanzie in tal senso, ma le qualità rimangono.

7.5 va alla dirigenza. Le tre M., the terribles Three: Maldini, Massara e Moncada. Scouting di livello internazionale ma, col senno di poi, servivano davvero almeno due innesti ulteriori. Bisogna chiudere la falla sull’esterno destro di attacco e quella per il centrale di centrocampo. “Dunque, questo Milan è bravo, ma siamo tutti convinti che possa fare molto, molto di più!”. 

Facciamo passare questi ultimi giorni di festa e poi tutti a fare i compiti a casa. Il 3 gennaio si riprende: interrogazione col Benevento. E il 7 compito in classe con la Juve.

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