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Il conflitto di interessi nel mondo del calcio: una questione che nasce nel passato?

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È notizia di pochi giorni fa , l’apertura di un’indagine, da parte della Procura di Roma, sui rapporti tra Juventus, FIGC e AIA, dopo l’esposto presentato dall’avvocato Iacono.

In realtà, la questione di possibili conflitti d’interesse nel mondo del calcio è un tema che affonda le proprie radici nella storia.

Nel 1910 infatti, il 15 di maggio precisamente, venne giocata a Milano la prima partita internazionale dell’Italia contro la Francia.

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Arbitro dell’incontro fu l’inglese Harry Goodley, dipendente della Juventus.

All’epoca, infatti, era consuetudine che gli arbitri venissero stipendiati direttamente dai club, specie quelli più ricchi.

Tale pratica, evidentemente, nel corso degli anni ha fatto partorire, nella mente di alcune società, la convinzione che fosse naturale esercitare un controllo effettivo, seppur indiretto, su arbitri e Federazione.

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In attesa di capire come si evolveranno le indagini della Procura di Roma, sarebbe comunque il caso di ricordare che le norme Federali sui conflitti di interessi esistono già.

Spetta alle varie componenti del calcio applicarle e farle rispettare in concreto, anche per ridare credibilità al gioco più amato dagli italiani, che evidentemente per alcuni, non è più solo uno sport.

Andrea Schiano di Zenise

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