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IN CONTROPIEDE – Il risparmio non è mai un guadagno

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Chi conosce il presidente del Napoli conosce bene anche il suo pensiero simil-Lotito. Non è mai stato un grande spendaccione o perlomeno ha sempre speso entro una certa misura. Un difetto? Io direi piuttosto un pregio in molti casi, considerando che il Napoli è, tra i top club italiani, l’unica a non avere debiti. La politica adottata dal presidente della Filmauro si è rivelata nel corso degli anni vincente: giovani prospetti pagati a cifre basse e rivenduti qualche anno dopo a prezzi esorbitanti. Una strategia che ha permesso non solo al Napoli di guadagnare tanto ma soprattutto di fare grandi passi in avanti in termini gerarchici.

Nella nostra rubrica di critica satirica, In Contropiede, però ci andremo ad addentrare su un tema piuttosto interessante che vede l’imprenditore romano come protagonista. Nelle ultime settimane, in merito anche ad una possibile ripartenza, le squadre stanno effettuando i test per accertarsi che i loro atleti siano negativi al covid-19. E stando anche alle ultime indiscrezioni pare che il patron azzurro abbia chiesto tamponi gratis per i propri calciatori. “Un’aureliata” se così vogliamo dire. Si vocifera che in attesa della sessione invernale il presidente del Napoli abbia aspettato il Black Friday per formulare un’offerta ad un calciatore su cui stava puntando. Le motivazioni? Quel giorno ci sono gli sconti.

Ma indiscrezioni a parte, la cosa più divertente e surreale è che Aurelio De Laurentiis non solo vuole ricevere i tamponi gratis, vuole poi ripagare questo nobile gesto in pubblicità. È come se mi facessi operare da un chirurgo e come moneta di scambio dicessi ad amici e parenti chi è il medico. Esattamente in stile cinepanettone: una manovra più da Filmauro che da società sportiva.

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Ma questa breve notizia mi dà lo spunto per una grande riflessione, che riguarda proprio la gratuità dei tamponi. In una situazione di emergenza, lo stato dovrebbe stanziare anche dei fondi per questi test. E non mi riferisco esclusivamente a calciatori e sportivi ma anche a tutti coloro che stanno duramente lavorando per combattere il virus. Soprattutto se, magari, dall’alto arriva la volontà di far ripartire la Serie A. Tamponi gratis per i calciatori, assolutamente d’accordo, ma con fondi che arrivano direttamente dallo stato. Un’utopia? Probabile. È anche, però, uno dei pochi modi per permettere al campionato di calcio di ripartire in totale sicurezza. Perché la sicurezza è alla base di tutto.

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