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ANGOLO LAZIO – Biancocelesti quarti al giro di boa: le pagelle di quanto visto finora

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Quarto posto in classifica, linea difensiva dai sensibili miglioramenti, assenza di Immobile accusata meno del previsto, una grave eliminazione dall’Europa League, con conseguente retrocessione in Conference. Questi sono solamente alcuni degli ingredienti dell’avvio stagionale della Lazio, in piena lotta per un posto in Champions League, con il campionato che si è appena fermato per il Mondiale in Qatar. Questi i voti di quanto visto sin qui.

PROVEDEL 7 – Il rendimento del neo biancoceleste ha sorpreso molti sostenitori biancocelesti. Provedel veniva da un’ottima stagione allo Spezia, e grazie alle buone prestazioni a Roma ha raccolto anche la convocazione con l’Italia di Roberto Mancini. Sicurezza con i piedi, ottimo tra i pali e come guida della difesa: caratteristiche mancate troppe volte negli ultimi anni

MAXIMIANO S.V. – Non si può giudicare l’altro nuovo acquisto con una sola manciata di minuti giocati. L’inizio shock con il Bologna gli è costato da subito il posto da titolare. La strada è sicuramente in salita, forse lo rivedremo all’opera nella seconda parte di stagione.

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ROMAGNOLI 7,5 – Il rendimento dell’ex Milan sin qui è stato determinante: prima al fianco di Patric, poi in coppia con Casale, porta esperienza e sicurezza ad una linea difensiva che rappresentava una grande incognita dopo la passata stagione. Un inizio segnato dalla prima rete realizzata all’Olimpico, un momento che attendeva probabilmente sin dal primo giorno.

PATRIC 6,5 – Lo spagnolo è ripartito da dove aveva interrotto lo scorso anno. Sicurezza, carattere e pulizia tecnica, tutte caratteristiche gli hanno consentito di proseguire sulla scia della crescita mostrata nella passata stagione.

CASALE 7 – Non era facile riuscire a fare bene dall’inizio, soprattutto alla luce dei problemi che lo hanno afflitto sin dalla preparazione ad Auronzo. Mostra prestazioni estremamente solide e in crescita, mostrando soprattutto nei big match un’affidabilità sperata, che non per questo deve essere data per scontata.

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GILA 5,5 – Lo spagnolo ha mostrato di essere un difensore utile alla causa, ma troppo spesso incorre in errori che risultano decisivi, soprattutto in campo internazionale. Il tempo è dalla sua, abbiamo visto partenze decisamente peggiori.

RADU S.V. – Questa è la sua ultima stagione in biancoceleste, e il suo gesto nel derby resta l’immagine più preziosa della sua annata sin qui.

LAZZARI 6,5 – Se la linea difensiva ha offerto questi risultati in termini statistici, è anche merito di due terzini che si sono messi a disposizione del mister, diminuendo il numero di errori e offrendo una regolarità finalmente tangibile. Dopo un brillante inizio di stagione cala nel finale, probabilmente lo spostamento di Felipe Anderson dalla catena di destra non ha aiutato. Peccato per quell’ingenuità contro lo Sturm Graz.

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MARUSIC 6,5 – Stesso discorso per Marusic, che fa della regolarità forse la sua caratteristica migliore. Non sembra mai eccellere particolarmente, ma offre un contributo necessario alla linea difensiva biancoceleste.

HYSAJ 5,5 – L’albanese ha offerto un inizio migliore rispetto a quello dello scorso anno, tuttavia il livello mostrato fatica ad essere sufficiente. Alterna buone prove, come quella da subentrato nel derby, a momenti di gara molto complicati, come a Torino alle prese con Kostic.

CATALDI 7,5 – Splendido inizio per il metronomo biancoceleste, che ha sfruttato al meglio la sua occasione, crescendo gara dopo gara sotto la guida di Maurizio Sarri. Tante partite più che positive, ma a spiccare sono le partite con Inter e Roma, specialmente quest’ultima, dove sale in cattedra in un centrocampo assai rimaneggiato.

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MILINKOVIC-SAVIC 7 – Solido inizio per il centrocampista serbo, che si conferma il centro tecnico dello scacchiere di Sarri. Qualità in avanti e tanto sacrificio in mezzo al campo. Conclude in calo la prima parte di stagione: la febbre mondiale ha “colpito” anche lui.

LUIS ALBERTO 6,5 – Resta il rebus di questa Lazio, ma continua. A essere decisivo. Se la Lazio è quarta è anche grazie a quella splendida rete segnata contro l’Inter. I problemi tattici sono evidenti, l’agente ha parlato stamane: vediamo a gennaio cosa accadrà.

MARCOS ANTONIO 5,5 – Rimandato il centrocampista brasiliano, alle prese con un adattamento che necessita evidentemente di altro tempo. La statura lo penalizza, vedremo quando riuscirà ad entrare nel pieno delle rotazioni.

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BASIC 5,5 – Il mezzo punto in più lo raccoglie per l’atteggiamento mostrato tra derby, Monza e Juventus. Prima di questo trittico ha dato poco e nulla al centrocampo, sulla falsa riga di quanto non mostrato lo scorso anno.

VECINO 7 – E’ vero, ha sprecato più di qualche occasione, soprattutto nella gara con la Salernitana, dove i suoi errori sono costati tre punti. L’ex Inter però è sempre lì al posto giusto, rischiando in ogni gara di essere decisivo, e l’impatto è stato più che positivo.

ZACCAGNI 7,5 – Gli si chiedeva maggiore continuità rispetto allo scorso anno: è arrivata. Gol pesanti, qualità nel dribbling e tanto sacrificio. Zaccagni si conferma un punto fermo, decisamente cresciuto dopo la timidezza mostrata in alcuni momenti della scorsa stagione.

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FELIPE ANDERSON 7,5 – Assieme a Zaccagni e Romagnoli il migliore in questo avvio. Il solito apporto mostrato sui due lati del campo, e poi la sfida nel sostituire Ciro Immobile. Nel momento più difficile il brasiliano ha risposto presente, e non era scontato vederlo uscire vittorioso da una responsabilità così grande.

CANCELLIERI 6 – Forse ci si aspettava un giocatore più pronto, ma è giusto concedere al ragazzo un po’ di fiducia, perché ha tempo e spazio per dimostrare il suo valore.

PEDRO 7 – La stessa certezza vista lo scorso anno: corsa, qualità e abnegazione, per un campione senza tempo per cui il rinnovo potrebbe non essere una cattiva idea.

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LUKA ROMERO 6,5 – Volevamo vederlo all’opera e il suo momento è finalmente arrivato, nella speranza che il gol con il Monza sia il primo di tanti con questa maglia.

IMMOBILE 7 – L’infortunio del capitano biancoceleste, arrivato con l’Udinese, ha decisamente frenato il percorso dell’attaccante partenopeo, che fino a quel momento aveva rappresentato la solita e splendida garanzia degli ultimi anni.

SARRI 7 – Ci si aspettava una crescita rispetto alla scorsa stagione e c’è stata. Una produzione offensiva ottima nonostante la prolungata assenza di Immobile, tante prestazioni differenti, da Bergamo a Firenze, passando per il derby vinto. Forse meriterebbe mezzo voto in più per il rendimento di alcuni acquisti che tanto ha voluto, ma resta la macchia dell’Europa League: la Lazio aveva il dovere di passare quel girone, non è stato fatto.

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