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TARGET – David Mella, il classe 2005 che interessa alla Juventus

Con l’arrivo prossimo ormai del calciomercato estivo, tanti club sono attenti alle occasioni di mercato. Soprattutto se queste riguardano talenti giovani come David Mella. Il calciatore spagnolo infatti attualmente in forza al Deportivo La Coruna si è messo in mostra nell’annata che si sta per concludere in cui ha contribuito alla promozione del club in Segunda Division.
Chi è David Mella
David Mella Boullón è un giovane che ha lasciato alle spalle il piccolo comune devoto a San Tirso, santo che dà il nome anche alla scuola calcio dove il talento di Compostela ha mosso i primi passi lungo la fascia. Una zona del campo che continua a sentire sua anche oggi, con addosso la maglia del Deportivo, dalla categoria Infantil fino ai giorni nostri.
Un percorso lineare, come quello che unisce i due club citati, legati da una solida collaborazione che ha fatto da trampolino per molti ragazzi. Ma c’è un filo ancora più solido che lega il classe 2005 alla vittoria. Da quando veste il biancoblu, Mella non ha mai concluso una stagione a mani vuote: due titoli regionali e, soprattutto, la Copa de Campeones Juvenil.
Contestualmente, Mella sta proseguendo nel proprio percorso anche nelle selezioni minori della Nazionale spagnola. Fin qui ha militato dall’under 15 fino all’under 19, ma tutto lascia pensare che la chiamata in quella maggiore è solo una questione di tempo. Su di lui infatti ha messo gli occhi anche la Juventus per andare a rafforzare le fasce.
Caratteristiche tecniche
Schierato a sinistra ma con di piede destro per rientrare sul lato opposto, il giovane talento del Deportivo è molto abile nell’andare in profondità sia con il pallone tra i piedi che senza, grazie a un buon tempismo e a una certa capacità di lettura degli spazi.
Il suo fisico compatto e l’elevata rapidità nei movimenti gli permettono di attaccare la profondità in diversi modi: nell’uno contro uno, in appoggio, venendo incontro al pallone, proteggendolo piegando il corpo per assorbire la pressione dell’avversario più vicino, e poi rilanciandosi per chiudere la combinazione che lui stesso ha innescato.
Vista la giovane età nell’arco di un match commette ancora diversi errori, specialmente nella precisione del tocco e nel sostegno alla manovra. Non esita comunque a usare il piede debole, se la situazione lo richiede e può generare un vantaggio. Limiti che in ogni caso avrà il tempo di migliorare dall’alto dei suoi diciannove anni.