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PREPARTITA SALERNITANA – Avanti Bersagliera, non voltarti

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Fischio D'inizio Salernitana
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Archiviata la trasferta di Roma, la Salernitana tornerà di scena al “Principe degli stadi”. A dispetto del folle, incomprensibile, scriteriato orario imposto dai vertici, almeno in 20mila timbreranno il cartellino di presenza. Alle 18.30, di giorno lavorativo. Inutile, quanto scontato, qualsiasi commento a margine. Di commenti all’indirizzo dei padroni del vapore, invece, ce ne vorrebbero a iosa. Ma questa è un’altra storia.

La “Paulo Sousa band” si troverà al cospetto di un’Udinese impegnata in una mini-rivoluzione. La partenza ormai certa di Beto, ed il contestuale arrivo di diversi giovani semi-sconosciuti come da modus operandi di marchio Pozzo, qualche malumore in Friuli sembra averlo portato. A prescindere, però, con i “bianconeri dell’est” c’è sempre poco da stare tranquilli. E da queste parti ne sanno qualcosa. I quattro schiaffi in pieno volto di due anni fa, che per un nonnulla non sono costati una retrocessione da psicodramma, nessuno li ha dimenticati. L’Udinese è, ormai da anni, realtà consolidata di massima serie in grado di mettere in difficoltà qualunque avversario. Uno status che, con parsimonia, si vorrebbe raggiungere anche a queste latitudini.

Ritornando alla stretta attualità, la Salernitana si presenterà al match con qualche freccia in più a disposizione nel suo arco. I rientranti Pirola e Bohinen, uniti ai nuovi volti Martegani, Cabral e Ikwuemesi, rappresentano le nuove alternative rispetto alla gara di Roma. Davanti a Memo Ochoa, con ogni probabilità agirà il terzetto composto da Lovato, Gyomber e Pirola. Sulle fasce, in dubbio la presenza di Bradaric dal 1′ a causa di un affaticamento muscolare accusato in settimana. Se l’esterno croato non dovesse farcela, Mazzocchi agirà sulla sinistra con uno tra Sambia e Kastanos a destra. Probabile chance dall’inizio per Legowski al centro a far coppia con Lassana Coulibaly. Sulla trequarti, in caso di spostamento sulla destra del cipriota, pronto Boulaye Dia al fianco di Antonio Candreva a sostegno di Botheim. Senza escludere, però, la sorpresa Martegani dal 1′ con il conseguente avanzamento di Dia nel ruolo di prima punta.

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Più varietà di scelte, dunque, per mister Sousa, che pure attende ancora qualche ultimo squillo dal mercato. Un auspicio lasciato intendere, ancora una volta, in sede di conferenza stampa. Auspicio legittimo, che sia chiaro. Ma il passo tra ambizione e lamento preventivo, talvolta, è assai breve. La sensazione è che, comunque, qualche ulteriore accorgimento verrà sicuramente apportato. Ma tutto, francamente, lascia presagire ad una stagione di consolidamento con relativa tranquillità. E il tutto al netto di ragionevoli dubbi e primi sorprendenti risultati provenienti dagli altri campi. La prudenza non è mai troppa, si intende. Il “Tafazzismo” imperante, invece, è malerba da estirpare.

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