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OCCHIO ALLE PAGELLE: Napoli – Salernitana

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Un’eroica Salernitana ferma sul pari il Napoli al “Maradona” costringendo a rinviare la festa Scudetto agli uomini di Spalletti. Prestazione coriacea dei granata, sempre sul pezzo e corti tra le linee, infilata soltanto sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il pareggio di Dia, poi, è una perla che resterà per sempre negli annali di marca granata.

Ochoa: Alza il muro su Osimhen e Anguissa nel primo tempo, e su un tiro a giro insidioso di Kvara nel secondo. Provvidenziale ancora sul georgiano nel finale di match. Incolpevole sul colpo di testa a botta sicura di Oliveira. Sicurezza.  Voto: 7,5

Daniliuc: In grossa difficoltà prima su Zielinski e su Kvara poi. Ingenuo l’errore di posizionamento in occasione del vantaggio azzurro. Stremato, esce nel finale lasciando spazio a Lovato. Voto: 5

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Gyomber: Muro invalicabile. Osimhen, per tutta la durata del match, fa grossa fatica a trovare lo spazio che gli consentirebbe di essere letale soprattutto in campo aperto. Prestazione gigantesca. Voto: 8

Pirola: Sempre attento e concentrato in chiusura, preferisce spesso e volentieri il rinvio lungo senza fronzoli badando al sodo. In costante crescita. Voto: 7

Mazzocchi: Ancora lontano parente del calciatore devastante di inizio stagione. Nel primo tempo, cincischia troppo sul lato destro dell’area di rigore concedendo una potenziale palla gol al Napoli. Per il resto, non soffre particolarmente la fisicità di Kvara, ma la prestazione resta insufficiente. Voto: 5,5

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Coulibaly: Sicuramente il più lucido del centrocampo granata. Solita partita solida in mezzo al campo, determinante soprattutto in fase di non possesso. Voto: 6,5

Vilhena: Nel primo tempo sciupa scioccamente due ripartenze potenzialmente pericolose con due appoggi facili clamorosamente errati. Più utile in fase di interdizione. Voto: 5,5

Bradaric: Controlla ottimamente Lozano senza mai andare in difficoltà. Prova a proporsi sull’out sinistro, ma viene servito poco e male. Voto: 6,5

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Candreva: Gara sottotono dell’esperto centrocampista di origine romane. Commette tre errori non da lui in fase di appoggio creando qualche grattacapo di troppo alla sua difesa. Inoltre, fatica a posizionarsi in campo nella zona in cui potrebbe diventare pericoloso. Voto: 5

Kastanos:  Grande sacrificio in fase di non possesso. Impegna Meret con un tiro insidioso dal limite. Anche lui, come Pirola, in costante crescita. Voto: 6,5

Dia: In ombra nel primo tempo a causa dell’atteggiamento ovviamente rinunciatario della squadra. Nel secondo, però, la musica cambia con i cambi offensivi effettuati da Sousa. Rientra spesso nella trequarti granata provando a dialogare con i compagni. La rete siglata poi, creata quasi dal nulla, resterà negli annali di storia granata. Voto: 9,5

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I cambi

Botheim: Volitivo, tiene in apprensione la retroguardia azzurra. Voto: 6,5

Sambia: Sousa lo inserisce per creare superiorità numerica sulla fascia, ma non ci riesce praticamente mai. Voto: 5,5

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Bohinen: Come il migliore dei Diesel, ingrana col passare dei minuti imponendosi a centrocampo con grande personalità. Voto: 6,5

Piatek: Non ruba l’occhio, ma garantisce profondità alla squadra nel momento di maggiore spinta azzurra. Voto: 6

Lovato: s.v.

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