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Barcellona, Laporta: “A differenza del Real Madrid ci piace vincere giocando bene, non grazie agli arbitri”

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Stadio Nou Camp Barcellona
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Joan Laporta, presidente del Barcellona, ha parlato in conferenza stampa del caso Negreira che ha coinvolto il club blaugrana. Tanto atteso questo momento in Spagna, da molti giorni ci si aspettava il chiarimento del numero uno dei catalani. Di seguito alcune parole riportate da gianlucadimarzio.com:

“Si tratta di fatti accaduti tanti anni fa, che non sono di competenza dell’attuale CdA. Stiamo subendo una gigantesca campagna diffamatoria a causa di conclusioni diffamatorie che non hanno nulla a che fare con la realtà. Posso affermare che il Barcelona non ha mai compiuto alcuna azione il cui scopo o intenzione sia quello di adulterare la concorrenza per avere un vantaggio sportivo.

L’agenzia delle entrate non ha potuto dimostrare che i pagamenti effettuati avrebbero potuto incidere su alcun risultato . E non ha potuto dimostrarlo perché non era possibile. E’ un’affermazione categorica. L’oggetto preciso della polemica è la consulenza tecnica arbitrale fatta da persone con una carriera nel mondo del calcio e nel mondo degli organi arbitrali. Ciò non costituisce di per sé nulla di illegale. E tanto meno qualcosa illegale nel procedimento penale. Una cosa è la consulenza tecnica e un’altra è che le persone ne abbiano approfittato.

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Il club sarebbe la vittima se fosse il caso che qualche persona fisica o ente privato avesse qualche interesse ad approfittarne. Il Barça sarebbe una vittima: non è stata individuata alcuna condotta penalmente rilevante riconducibile al reato di corruzione sportiva”.

Tebas“Ha mostrato una evidente mancanza di professionalità .Le accuse devono essere provate davanti a un tribunale. Viviamo in uno stato di diritto che ha tra i principi più basilari la presunzione di innocenza”. Una presunzione che, in questo caso, a livello mediatico, il Barça non ha avuto. Siamo stati condannati e linciati senza processo. Ci hanno condannato prima di giudicarci. Apprezzo invece il presidente Infantino, che non si è iscritto al linciaggio prima del processo”.

Real Madrid“Tutti sanno che i Blancos sono un club storicamente favorito dagli errori arbitrali, il club del regime. Per sette decenni i presidenti degli arbitri sono stati ex membri del Madrid, ex giocatori o ex dirigenti. A volte, tutti contemporaneamente. Per 70 anni, quelli che hanno nominato gli arbitri che dovevano rendere giustizia. Che questo club si faccia avanti e dica che si sente danneggiato dal miglior periodo sportivo nella storia del Barcellona… È un esercizio di cinismo senza precedenti Speriamo che questo processo li smascheri”.

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(Foto: LBDV)

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