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Angolo del tifoso

ANGOLO NAPOLI – Tra le migliori otto

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Dopo un pomeriggio di tensioni e scontri del quale francamente si poteva fare a meno, finalmente la parola è andata al campo di gioco, col Maradona vestito a festa per la grande occasione.

A prescindere dall’avversario di turno, il clima della Champions League è sempre particolare.

Ed è anche per questo che nelle gare europee, specie quando finisce la fase a gironi, è giusto temere ogni confronto, anche quando all’andata si è vista una differenza netta ed un divario evidente.

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Primo tempo senza grossi squilli, con tanti contrasti a centrocampo, pressing tedesco senza palla e qualche buona trama azzurra. Fino ai minuti di recupero.

Poi sull’ennesimo recupero palla di uno straordinario Lobotka, capitalizzando un cross lento di Politano (migliore dei suoi nei primi 45 minuti), l’ennesima dimostrazione di onnipotenza tra le nuvole di Victor Osimhen.

A tre metri di altezza, restando sospeso nell’aere, ancora su mentre il portiere aveva già cominciato la discesa verso terra.

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Palla sul lato opposto, scagliata nella rete con precisione, forza e determinazione per un meritato vantaggio della squadra di casa.

E’ del centravanti nigeriano la gara di ritorno dell’ottavo di finale. Ne diventa padrone assoluto nella ripresa, per l’immediata firma sul raddoppio, una marea di scatti in profondità e tante grandi e belle giocate.

Nella notte in cui per la prima volta nella sua storia la squadra di Spalletti accede ai quarti di finale della più importante rassegna continentale, tris meritato con un calcio di rigore calciato abbastanza male da Zielinski e poi tanta, tantissima accademia e diffusione di bellezza, compattezza, stile ed eleganza dinanzi ad un popolo felice, allo stadio o davanti alla tv.

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Nessuno sa, perché si è ancora al 15 di marzo, cosa accadrà sino alla fine della stagione. La certezza, però, è che quanto avvenuto da agosto ad oggi sia già una delle pagine più belle ed importanti della storia del club. 

La squadra di Spalletti si diverte e vince, regala spettacolo e convince.

Eintracht mai in partita e del tutto incapace di creare apprensioni.

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Merito d’un collettivo accorto, di una solida prestazione a difesa e centrocampo e di un centravanti implacabile che è ormai patrimonio del calcio mondiale.

Qualificazione conquistata in scioltezza, nonostante i giusti timori della vigilia.

Il Napoli ha dominato con consapevolezza, ha comandato il gioco sia all’andata che al ritorno ed è finalmente (impresa mai riuscita in passato) tra le migliori otto d’Europa. 

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Probabilmente neppure l’ottava.

 

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