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LE BOMBE DI VAR – Caos VAR in Juventus – Salernitana

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Le Bombe Di Var
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Caos VAR in Juventus – Salernitana

Caos VAR in Juventus – Salernitana: dopo la sesta giornata del campionato di Serie A 2022/2023, e dopo il match di chiusura di domenica 11 settembre, le piccole certezze che sembrava dare la tecnologia sono tutte nuovamente in discussione.
Finora si discuteva di come migliorarlo, di cosa introdurre e cosa eliminare.
Dopo il verosimile e, se confermato, clamoroso svarione domenicale, sul banco degli imputati sale, purtroppo, tutta la baracca.

La pietra dello scandalo

Accade che, inaspettatamente, all’Allianz Stadium la Salernitana quasi annulli una inguardabile Juventus, e che rischi perfino di vincerla la partita.
Accade anche, però, che la Juventus abbia una cifra tecnica, nelle individualità, chiaramente superiore, e che di riffa o di raffa riesca a rimettere la partita su binari accettabili, pareggiandola 2-2 al 93esimo.
Accade, infine, che Milik trovi, al 96esimo, la spizzata giusta, di quelle che ti fanno vincere immeritatamente (ma intanto ti fanno vincere) un match nel quale il pareggio appariva già troppa grazia.
E infine succede che l’arbitro Marcenaro, richiamato alla review dal VAR, annulli il gol del possibile 3-2 per un presunto fuorigioco di Bonucci, fuorigioco che sembrerebbe proprio non ci fosse.
Alta tensione, rissa in campo, cartellini rossi che piovono, mentre Caressa e Sky diffondono una immagine che lascia propendere per un Bonucci tenuto in gioco da Candreva.
Caos VAR dopo sole sei giornate.
Apriti cielo.

L’immagine fantasma ed il comunicato

Si apre un dibattito infinito.
Negli studi televisivi il povero Marcenaro e l’intera squadra arbitrale vengono messi sotto accusa.
La situazione avrebbe richiesto un comunicato forte e tempestivo dell’AIA che peró, in primissima battuta, resta perplessa.
Solo a distanza di oltre dodici ore, sul sito internet della associazione arbitri, compare un comunicato stampa del tutto interlocutorio, che chiarisce poco o nulla di quanto accaduto.
L’AIA si limita a riferire, in buona sostanza, che le immagini diffuse da Sky provengono da una telecamera “tattica” che non era a disposizione della squadra addetta alla VAR.
E sostiene di avere, così, chiarito ogni dubbio.

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Il mondo parallelo dell’AIA

Peccato che un comunicato del genere possa definirsi un chiarimento soltanto nel mondo parallelo in cui sembra vivere la dirigenza AIA.
Perché in realtà non chiarisce nulla.
Non chiarisce se la posizione di Candreva sia stata valutata o no, e prima ancora se il VAR avesse a disposizione immagini con Candreva.
E lascia mille dubbi.
Perché le possibilità sono due, tertium non datur.
La prima è che il VAR abbia preso in considerazione la posizione di Candreva, ricavandola da altre immagini, sufficienti o meno, dalle quali poteva desumersi una posizione di fuorigioco di Bonucci.
La seconda è che il VAR si sia “perso” Candreva; che non aveva, cioè, immagini che mostrassero la posizione di Candreva.
La prima ipotesi comporterebbe al più un errore di misurazione, oppure, se si appurasse che sulle misure aveva ragione il VAR, porrebbe la opinabilissima questione, puramente e semplicemente soggettiva, del giudizio su una posizione di fuorigioco “attiva” o “passiva”.
Tranquillizzerebbe, però, sulla bontà del mezzo.
La seconda, invece, farebbe accapponare la pelle.
Significherebbe che il VAR non ha a disposizione i mezzi per svolgere correttamente il proprio ruolo, e che lo strumento tecnologico che dovrebbe ridurre al minimo le possibilità di errore è, in realtà, una grande bufala, per come congegnato ad oggi.

Chiarezza, questa sconosciuta

Ecco perché sarebbe necessaria ed indispensabile chiarezza assoluta.
Lasciando coni d’ombra in giro, si mina la credibilità del VAR, della classe arbitrale e dell’intero campionato.
La sensazione, tuttavia, è che non arriverà nessun ulteriore chiarimento.
E allora occorrerebbe che tutti, dagli organi di informazione, ai giocatori ed ai club, chiedessero con forza, al di là dell’episodio in sé, un chiarimento definitivo all’AIA.
Perchè sbagliare è umano, il mezzo tecnologico di per sé c’entra poco o nulla.
Ma perseverare è stupido, prima ancora che diabolico.

Post scriptum

Una piccolissima nota in calce appare necessaria.
Qualcuno ha parlato della possibilità di rigiocare il match per “errore tecnico”.
Sgombriamo il campo, almeno noi, da ogni dubbio.
Questa possibilità non esiste.
L’ultima pagina del Protocollo VAR allegato al Regolamento la esclude, senza margine di incertezza.

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