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Tre cose su Fiorentina-Napoli

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Lozano. Ok, non si dovrebbe ridurre il giudizio di una partita ad un solo episodio. Ma il gol fallito da Lozano contro la Fiorentina è clamoroso. La palla di Kvaratskhelia, che in una gara per lui difficile crea comunque l’occasione più importante del match, andava solo appoggiata in porta ed invece il messicano riesce a buttarla fuori. L’errore di Lozano ad inizio ripresa costa agli azzurri due punti e fotografa purtroppo quello che è stato il rendimento dell’esterno napoletano da quando è arrivato in serie A: discontinuo e quasi mai determinante.

Il bicchiere mezzo pieno. Ecco perché un singolo episodio arriva a pesare così tanto sul risultato finale. Una partita quella contro la Fiorentina che il Napoli gioca bene, gestendo la prima parte di gara e contenendo la furia dei viola. Poi nel secondo tempo vengono fuori Lobotka ed Anguissa ed il pallino del gioco passa in mano ai partenopei. Spalletti l’aveva immaginata proprio così: aspettare l’inevitabile appannamento degli uomini di Italiano e chiuderla nel finale con i cambi. E se il centrocampo soffre più del dovuto, la difesa regge eccome. Di Lorenzo e Rrahmani giocano la partita attenta e diligente che gli ha chiesto l’allenatore. Mario Rui e Kim confezionano l’ennesima prestazione super. Il portoghese ed il coreano vincono i rispettivi duelli, danno sicurezza a tutto il reparto e trovano anche il modo di dare un prezioso contributo in avanti.

Esordi. Quello che manca però al Napoli per portarla a casa è proprio il gol. Perché, già detto, Lozano ne sbaglia uno clamoroso. Ma anche perché dai nuovi entrati Spalletti non ottiene quanto sperato. Bene Elmas, Raspadori e Politano. Soprattutto gli ultimi due riescono a dare alla partita il cambio di ritmo chiesto dal mister ed a confezionare un’occasionissima che trova però l’opposizione di Gollini. Male invece Simeone e Ndombele con il francese che appare spaesato e fuori condizione e si becca anche un inutile giallo. Così negli ultimi dieci minuti il Napoli non riesce a sfruttare gli spazi lasciati dalla Fiorentina anche perché intanto Anguissa ha finito le energie e manca il riferimento davanti di Osimhen. Forse, questo l’appunto di fine gara, in quegli spazi sarebbero ancora servite l’energia del nigeriano e le imbucate di Lobotka, entrambi fuori al 78’. Il Napoli, ancora primo ed imbattuto, scenderà in campo già mercoledì sera in casa contro il Lecce. Per Raspadori, Ndombele e Simeone  una nuova occasione per mettersi in mostra con Spalletti chiamato ad un primo, inevitabile, turn over. Il Napoli è atteso da 6 gare in 19 giorni: dopo Lecce si va a Roma con la Lazio, poi in casa con Liverpool e Spezia, e quindi doppia trasferta prima in Scozia e poi in casa del Milan.

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