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Salernitana, Ederson e non solo: tutte le scommesse del progetto granata

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Salernitana
Tempo di lettura: 3 minuti

La Salernitana, da quando è arrivato Danilo Iervolino, ha alternato colpo di esperienza, capaci di contribuire da subito alla salvezza, e giovani di belle speranze, capaci di alternare grandi prestazioni da subito e un grande potenziale.

Alcuni hanno ripagato, altri non ancora, ma il lavoro egregio svolto prima da Walter Sabatini come dirigente e poi da Davide Nicola nello sviluppare quei talenti, è sotto gli occhi di tutti.

Ederson

Il primo, e più evidente, di questi giocatori è il brasiliano Ederson.

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Probabilmente il giocatore migliore tra le file dei granata nel girone di ritorno.

Arrivato a fine mercato dal Corinthians per una cifra pari a 6 milioni, il valore del brasiliano si è triplicato.

Da subito ha preso posto e non lo ha mai lasciato, alternando quantità e qualità.

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Due gol, contro Sampdoria e Atalanta, e un assist per Ederson in questa metà stagione.

Ma molto più che le reti, ha contribuito rendendo solido un reparto che prima era molto fragile.

Adesso, anche se l’affare con l’Atalanta è ancora abbastanza in salita, il suo futuro sembra essere lontano dall’Arechi.

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Emil Bohinen

Altro grande colpo in prospettiva a centrocampo, arrivato in prestito dal CSKA Mosca.

A livello di statistiche solo un assist, contro la Fiorentina, per Milan Djuric.

Ma la sua qualità a centrocampo è stata fondamentale, al punto di meritate il riscatto e un contratto fino al 2026.

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Pasquale Mazzocchi

Non del tutto una scommessa, ma ha sicuramente fatto più di quanto ci si aspettasse.

Schierato sulla destra, non si è più smosso.

Due assist e tanta qualità con il suo piede delicato.

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Mikael

Mikael è la prima scommessa non riuscita di questa Salernitana.

Arrivato con grandi aspettative dopo le qualità mostrate in Brasile, non ha ripagato.

Rimarrà comunque a Salerno, avendo un obbligo di riscatto in caso di salvezza, ma se vuole avere posto deve mostrare qualcosa si più, perché nel poco tempo in campo ha fatto poco.

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Rade Dragusin

Troppo poco spazio per il centrale di proprietà della Juventus, quasi subito scalzato.

Alla fine è stato quello tagliato fuori da una difesa titolare composta da Gyomber-Radovanovic-Fazio.

Non ha giocato neanche male, in quelle poche partite in cui è stato schierato, ma evidentemente non ha convinto Nicola.

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Lys Mousset

Un altro che, in quelle poche partite in cui è stato schierati, ha fatto poco.

Fuori fin troppo spesso per problemi fisici, riesce a mettere a repertorio solo un assist, contro il Bologna.

Un peccato perché, con quello che ha mostrato con la maglia dello Sheffield United, avrebbe potuto dare molto alla Salernitana.

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