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Napoli, la stagione non è finita

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Un sogno che si sta trasformando in un incubo. Nelle ultime tre settimane il Napoli di Luciano Spalletti ha gettato al vento una stagione, bruciando tutto quello che di buono aveva fatto vedere soprattutto ad inizio stagione.

L’avventura del tecnico di Certaldo sulla panchina azzurra era cominciata alla grande, soprattutto in campionato con 32 punti sui 36 disponibili conquistati. Poi i primi infortuni, i primi passi falsi, ma nonostante tutto, anche per i demeriti degli avversari il Napoli è sempre rimasto lì, attaccato al sogno scudetto.

Sogno che si è allontanato dopo la sconfitta contro la Fiorentina ed il pareggio contro la Roma ed è definitivamente sfumato nel match da horror di ieri contro l’Empoli. Una partita che ha dimostrato tutti i limiti di una squadra che puntualmente crolla nei momenti decisivi della stagione a prescindere da chi la guidi.

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Ma quali sono le colpe di Luciano Spalletti? “E’ colpa mia, non ho trasferito bene il mio lavoro alla squadra”, queste le parole del tecnico dopo la debacle contro l’Empoli. Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni, con l’allenatore che si assume le sue colpe e mettendo il suo futuro nelle mani della società.

Come scritto ieri dalla nostra redazione, e come confermato oggi da diversi organi di stampa, il sodalizio Spaletti-Adl non è più così saldo e non è da escludere che le strade possano dividersi a fine stagione. Iniziano a circolare già i nomi dei possibili successori, da Italiano a De Zerbi passando per alcuni profili stranieri.

Al momento però l’unica cosa certa è che c’è ancora una qualificazione in Champions da conquistare. L’obiettivo è ad un passo, ma il Napoli visto ieri è in grado di fare tutto, come ad esempio inciampare ad un passo dal traguardo e vedere tutto sfumare. Faraoni Docet. 

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