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Calcio Femminile

Fabbri: “Riccione, obiettivo consolidamento”. Ritorna anche Pederzani (ESCLUSIVA)

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Passo passo, per non inciampare. Pronte a tentare il salto di categoria al momento opportuno. Arianna Fabbri tratteggia così la strategia del Femminile Riccione, formazione sorta dieci anni fa, che milita nel campionato di Serie C, girone A. La presidente considera il quinto posto attuale un punto di partenza ma non si scompone, preferisce mantenere i piedi per terra. In vent’anni di calcio femminile, dalla Polisportiva di Coriano con le bimbe al campionato attuale, ne ha viste tante. Non ha velleità di promozione, almeno quest’anno. “Ci manca ancora qualcosa, quindi non siamo pronte”, ammette. “Certo, fossimo lì a un passo dalla vittoria che vale il salto di categoria non ci tireremmo indietro ma meglio evitare forzature”.

Di acqua ne è passata tanta sotto i ponti della Romagna, dai tempi di Coriano. “La polisportiva stata una grande esperienza ma anche lì a un certo punto sentivano la necessità di fare il salto e l’abbiamo fatto”. Da Coriano quindi a Riccione. “I primi tempi – confida – sono stati duri: tutti gli anni a peregrinare, a cercare un campo in affitto ma, dopo che abbiamo vinto il bando, un campo nostro ce l’abbiamo. Insomma, ci sentiamo a casa nostra”.

Hanno lavorato sodo e i risultati si sono visti: due prime squadre (una in C e un’altra in Eccellenza, fuori classifica), tutta la filiera giovanile, 200 tesserate. “Aggiungo una cosa che ci inorgoglisce: da noi sono passate diverse ragazze che giocano tuttora nelle due massime serie. Le abbiamo fatte crescere e al momento giusto consentito loro di spiccare il volo. Due nomi su tutte: Veronica Battelani (ora Sampdoria, tra i prospetti più interessanti della A, ndr) e Nina Ligi, del Ravenna”.

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Ma torniamo a bomba al quinto posto in classifica che la soddisfa fino a un certo punto. “Diciamo che ci manca qualche punto. Qualche rammarico per qualche partita andata male l’abbiamo. Ma, se guardiamo l’essenziale, ovvero che questo è un anno di crescita e di consolidamento, allora sì, va bene così. Sempre che si continui su questa strada, tracciata da mister Bragantini che, con le sue esperienze nelle serie superiori a Brescia e Mozzecane, ci ha portato quella professionalità che ancora non avevamo”.

Le bianco-azzurre non sono una squadra da mezze misure, o vincono o perdono, sembrano allergiche ai pareggi. Ed hanno una differenza reti di +2, un po’ poco per una formazione quinta in classifica. Arianna Fabbri la spiega con una battuta: “Ma noi giochiamo per lo spettacolo!”. Poi spiega: “Il fatto è che abbiamo un grande potenziale in attacco ma in fase difensiva, complice numerose assenze via via riscontratesi, abbiamo ancora qualche lacuna da colmare. Per inesperienza prendiamo gol che non dovremmo prendere. Ma su questo ci stiamo lavorando”.

Ci sono state partite che hanno riempito di gioia l’entourage bianco-azzurro e altre che hanno lasciato l’amaro in bocca. “Vincere un derby all’89’ contro lo Jesina ti dà una grande carica. A Vicenza, contro una formazione più accreditata, pur perdendo abbiamo fatto un ottimo primo tempo. Col Venezia abbiamo vinto molto bene”. Bologna (secco 0-3 in casa) e Brixen (5-0 in trasferta) invece sono i due denti che fanno male. “Noi giocavamo, loro segnavano. Così mi hanno raccontato perché a Bressanone io non c’ero”.

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Nella squadra c’è una consistente colonia lombarda. Oltre a mister Bragantini, ci sono tra le altre Roberta Edoci, ex Mozzanica e Riozzese, la giovane Valentina Colombo, ex Atalanta e Inter, Aurora Liuzzi, ex Tavagnacco, Como e Riozzese. “Io conoscevo solo la Edoci. Ha fatto tutto il nostro direttore sportivo Fausto Lorenzini. Le ragazze si sono bene inserite e stanno dando tutte il loro contributo. Siamo soddisfatti”.

Nel mercato invernale il Femminile Riccione si è ulteriormente rafforzato con gli arrivi dell’attaccante Martina Gelmetti, ex Napoli, Chievo e Como, della centrocampista Benedetta De Biase (ex Napoli) dall’Orobica e il ritorno di Sofia Pederzani dalla Sassari Torres dopo mezza stagione al Cittadella Women.  “Abbiamo puntellato ulteriormente la squadra. Aggiungo al suo elenco una ragazza ghanese, difensore, che abbiamo appena tesserato. Su Sofia voglio dire che siamo contenti che abbia pensato a noi. La ragazza sa bene che qui troverà l’ambiente ideale per continuare il percorso di crescita che la riporterà nelle categorie superiori. Ci conosce bene e sa che qui troverà l’ambiente ideale per rilanciarsi”.

Sofia Pederzani conferma: “Sì, sono tornata perché sapevo che il progetto calcistico qui è molto buono. Voglio dare una mano a una squadra che vuole continuare a crescere e a salire in alto”.  Sofia è una centrocampista d’interdizione e d’inserimento. “Preferisco giocare mediano nel centrocampo a due, contrare e far girare la palla, ma mi adatto bene anche a fare la mezzala nel centrocampo a tre”, specifica la ventenne Pederzani. Che a Riccione porta l’esperienza di un anno di serie B, mezza stagione a Cittadella con Ilenia Nicoli (sua allenatrice al Sassuolo U 19) in panchina e la prima parte di stagione in Sardegna agli ordini di Arca prima e di Marino poi. “Queste due esperienze – conclude Sofia – mi hanno dato tanto, mi hanno aiutato a crescere sia in campo che fuori. Quello che ho assimilato lo metto a disposizione della squadra. Il mister e le mie compagne possono contare sulla mia determinazione e sul mio agonismo”.

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