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Italia: Mancini studia l’attacco anti-Svizzera, quattro calciatori per una maglia

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Nelle scorse ore il ritiro azzurro di Coverciano ha dovuto salutare anzitempo Ciro Immobile. L’attaccante della Lazio si è arreso al problema al polpaccio, vedendosi costretto così a tifare per l’Italia da casa in vista del match contro la Svizzera, cruciale per la corsa al Mondiale di Qatar 2022.

Un pretesto che ha alzato il polverone della polemica che vede protagonisti la Lazio e la FIGC, tra le quali in queste ore sussiste un vero e proprio rimpallo delle responsabilità.

Nel mentre, al CT Roberto Mancini spetta il compito più arduo: quello di sopperire all’assenza dell’attaccante di Torre Annunziata, che va ad aggiungersi alle altre pesanti perdite.

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LOTITO E FIGC: LO SCONTRO E’ SERVITO

Tutto parte dal presidente della Lazio Lotito, secondo il quale Immobile era in buone condizioni prima del suo arrivo a Coverciano.

“Purtroppo è accaduto, lo staff della federazione ha ritenuto che non potesse giocare ed è tornato indietro – ha spiegato il numero uno biancoceleste -. Ho notato che queste situazioni succedono sempre ai calciatori della Lazio. Noi solitamente abbiamo pochissimi infortuni perché siamo in grado di prevenire. Se fosse stato male prima, non sarebbe partito: con la Salernitana ha giocato 90′ e stava bene alla fine”.

Dichiarazioni che sanno di attacco, nonostante lo stesso Lotito sostiene poi il contrario. Parole che hanno solleticato la reazione del medico della Nazionale, Andrea Ferretti. “Si è presentato in condizioni non perfette, aveva già un dolore. Quindi ha fatto attività di recupero in acqua e, dopo le 36 ore canoniche, è stata fatta una risonanza magnetica. Ma Immobile non si è mai allenato con noi. C’era una sofferenza al soleo, e quindi il giocatore è stato ritenuto non recuperabile. Noi non siamo stati informati dalla Lazio, ma ci sta nella concitazione di un post partita. Da parte nostra non c’è nessun problema”.

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LE ALTERNATIVE DEL MANCIO

Al posto di Immobile, Roberto Mancini ha chiamato Gianluca Scamacca che rientra sicuramente tra le alternative al vaglio del CT, anche se non dall’inizio. E’ inverosimile pensare che la punta del Sassuolo possa partire dal 1′ contro la Svizzera, considerando anche la linea di tendenza dei precedenti.

Come non pensare a questo punto ad Andrea Belotti, il contendente ormai classico dell’eterno ballottaggio per il ruolo di punta della Nazionale azzurra. Tuttavia, il Gallo è reduce da un lungo infortunio e la sua condizione fisica non è ancora al 100%.

Di conseguenza si fa largo l’ipotesi del falso 9, che spesso si è visto anche nel vittorioso Europeo della scorsa estate. A quel punto, il ballottaggio per la terza maglia da titolare in attacco – dando per assodate le titolarità di Lorenzo Insigne e Federico Chiesa – sarebbe tra Federico Bernardeschi e Domenico Berardi. Ammesso e non concesso che il Mancio possa valutare un cambio di modulo con un attacco a due: ipotesi remota, dato il peso specifico del match contro gli elvetici, ma non impossibile in fase di emergenza.

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(foto: Twitter Roberto Mancini)

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